Calabrone, 2 morti in pochi giorni dopo puntura: come difendersi

Calabrone, 2 morti in pochi giorni dopo puntura: come difendersi

Cosa fare in caso di puntura di calabrone? Vediamo quando può risultare mortale e come prevenire possibili danni.

Due morti nel giro di una settimana. Si potrebbe parlare di calabrone killer, il che farà ridere a tanti, ma questo è. Una puntura di calabrone può portare a conseguenze perfino mortali, seppur in un numero molto marginale di casi.

La puntura di calabrone non va sottovalutata. Ecco alcuni casi di morti dopo una puntura di calabrone e come difendersi.

Morti dopo una puntura di calabrone

Come riporta Libero, sabato scorso, a Filetti di Piedimonte San Germano in provincia di Frosinone, Rosa Mattia, 63 anni, va in giardino insieme al marito per trovare refrigerio in una serata afosa. Viene però punta da un calabrone, il marito prende il Bentelan ma è già troppo tardi. La moglie Rosa è già morta nel giro di pochi minuti.

Qualche giorno prima, a Costa Vescovado, vicino ad Alessandria, un turista tedesco di 9 anni è stato punto al collo da un altro calabrone ed è morto per un arresto cardiaco, conseguenza dello shock anafilattico. Nel 2019, aveva fatto scalpore il caso di una donna di 89 anni che, a San Benigno Canavese, ancora in Piemonte, entrata in coma dopo essere stata punta (anche lei) da un calabrone. E’ rimasta per 4 anni attaccata a un macchinario in una RSA, per poi morire.

Quali sono i rischi di una puntura del calabrone

L’ISS (Istituto superiore di sanità) riferisce che, ogni anno, in Italia, 5 milioni di persone vengono punte da un insetto: la stragrande maggioranza se la cava con qualche escoriazione. Tra i dieci e i venti casi, tuttavia, finiscono molto peggio.

Il calabrone (ma anche le api e le vespe) – che appartiene alla sottoclasse degli insetti imenotteri – ha una dose di veleno composto da sostanze chimiche irritanti e tossiche che generalmente non è sufficiente a farci star male. Tuttavia, in 1 caso su 10 si sviluppano sintomi come la dispnea (ossia la difficoltà respiratoria), la nausea e il vomito. E nei casi più estremi, può portare ad un crollo della pressione arteriosa con conseguente shock anafilattico, fino alla morte.

Dipende, molto probabilmente, da una predisposizione organica di base (non legata solo all’età, come abbiamo visto) ma anche dal fatto che tanti trascurano inizialmente la puntura e perdono tempo prezioso.

Cosa fare in caso di puntura di calabrone

Cosa fare in caso di morso di calabrone? Bisogna intervenire coi medicinali, con gli analgesici esterni se è poca cosa, l’adrenalina per via intramuscolare se l’allergia è grave. E chiamare un pronto soccorso o recarsi nella più vicina farmacia. In genere, gli stabilimenti balneari e i villaggi vacanze dovrebbero avere un kit di primo soccorso per questi casi.

Per prevenire la presenza di calabroni (così come di api o vespe) si può usare la posa del caffè (come spiegato qui) ma si può anche creare una trappola molto semplice ideata dai contadini: riempire una bottiglia di plastica di un miscuglio di miele (meglio grezzo) e birra; poi sigillarla in modo da lasciare solo un piccolo varco aperto. In pratica, l’insetto sarà richiamato dal profumo ed entrerà nella bottiglia, ma poi non riuscirà più a uscire.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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