Armenia, popolo senza pace: 85mila profughi in fuga

Armenia, popolo senza pace: 85mila profughi in fuga

La storia travagliata dell’Armenia, un paese che ha dato i natali a tante persone famose.

Il Nagorno-Karabakh è uno dei tanti lembi di terra contesi tra due stati, dove migliaia di persone vivono e immaginano un futuro. Territori dall’equilibrio fragile, contesi da due o più stati in guerra, e loro si trovano in mezzo. D’un tratto sono costretti a lasciare tutto, dagli anziani ai bambini passando per le donne, non viene risparmiato nessuno. In questo caso gli stati in guerra sono Armenia e l’Azerbaigian.

Si tratta di due ex repubbliche sovietiche, che dopo il crollo dell’URSS si sono dotate di una loro autonomia. Ma non sono mancate le difficoltà, soprattutto perché a regimi crollati, riaffiorano vecchi rancori che sfociano in battaglie armate. Con le super potenze che si leccano i baffi e sono sempre pronte a fornire le armi e alimentare il conflitto.

Con la resa da parte dell’Armenia, quasi 85mila persone sono state costrette a lasciare la regione di Nagorno-Karabakh, e sono a tutti gli effetti dei profughi. Uno status sociale che nel 2023 siamo ancora costretti a dover leggere. Ma, soprattutto, loro costretti a vivere. Perdendo casa, lavoro, affetti. Senza sapere nulla del proprio futuro.

Armenia, un popolo di eterni profughi senza pace

Attualmente, sono 84.770 gli sfollati che sono arrivati in Armenia dal Nagorno-Karabakh, come riferito da Nazeli Baghdasaryan, portavoce del premier armeno. Secondo i dati ufficiali, nel Nagorno-Karabakh vivono circa 120.000 armeni, e i circa 35mila armeni ancora presenti dovrebbero seguire la stessa sorte.

Dopo l’offensiva militare e il cessate il fuoco mediato dalla Russia, l’Azerbaigian sta prendendo il controllo della regione separatista del Nagorno-Karabakh.

Dietro Armenia e Azerbaigian si sono schierati rispettivamente Russia e Turchia. In particolare, quest’ultima si è schierata in favore dell’Azerbaijan dall’alto dell’acredine che prova da due secoli nei confronti dell’Armenia. Territorio conteso proprio con i russi, ceduto gradualmente con la dissoluzione dell’Impero ottomano. Accusando tra l’altro gli armeni di essere collaborazionisti coi russi quando i due imperi si contendevano quelle fette di territorio.

La vendetta turca si fece sentire soprattutto tra il 1915 e il 1923, con il tristemente noto “genocidio armeno“. Ai quali occorre aggiungere una serie di massacri nel periodo 1894-1896. Il numero di morti non è stato ancora accertato ufficialmente e la Turchia ancora oggi fa fatica ad accettare quanto commesso e si parla di vero e proprio Negazionismo. Si parla addirittura di 1,5 milioni di armeni morti. Difficile poi che Erdogan faccia dei passi avanti in tal senso, visto che ha riportato la Turchia indietro di decenni, ai tempi dei sultani.

Non mancano poi i soliti interessi legati alle materie prime. L’Azerbaijan è interessante poiché garantisce lo sbocco sul Mar Caspio. Oltre ad essere uno Stato ricco di petrolio. Insomma, gira e rigira finiamo sempre lì.

Armeni famosi

Un popolo senza pace, quindi, che però è eccelso in tanti campi. Ecco qualche esempio:

  • Ross Bagdasarian: musicista, compositore;
  • Eric Bogosian: attore, drammaturgo, storico e monologhista;
  • Cher (Cherylin Sarkissian): attrice e cantauntrice statunitense;
  • Atom Egoyan: produttore, scrttore e regista canadese;
  • Arshile Gorky: pittore;
  • Galust Goulbenkian: imprenditore e filantropo;
  • Victor Hambartsumian: astronomo e astrofisico;
  • Garry Kasparov: scacchista;
  • Aram Khachatourian: compositore;
  • David Nalbandian: tennista;
  • William Saroyan: scrittore e novelista;
  • System of a Down: gruppo rock;
  • Kim Kardashian: influencer;
  • Andre Agassi: tennista;
  • Yuri Djorkaeff: calciatore.

Qui invece abbiamo parlato di un altro popolo senza pace: i Curdi.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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