Vamos a la playa: il significato inquietante del tormentone

Vamos a la playa: il significato inquietante del tormentone

Vediamo qual è il significato reale di Vamos a la playa, solo apparentemente un tormentone estivo rimasto comunque nella storia.

Ogni Estate porta con sé dei tormentoni, che ci tormentano da metà giugno a metà settembre, per poi finire nel dimenticatoio. Certo, alcuni tormentoni sono rimasti nella storia e li ascoltiamo ancora oggi, come Sapore di mare o Vamos a la playa.

A proposito di Vamos a la playa: il brano che apparentemente sembra uno dei tanti brani banali e da usa e getta (sebbene poi non lo sia stato), nasconderebbero in realtà un significato inquietante.

Il significato di Vamos a la playa

Come riporta Wikipedia, Vamos a la playa è un brano Pop con venature disco del duo italiano Righeira, prodotto dai La Bionda uscito nella primavera del 1983. Il brano ottenne un notevole successo nella stagione estiva di quell’anno, diventando uno dei più popolari tormentoni musicali della musica leggera italiana di tutti i tempi.

Il titolo del brano deriva dallo spagnolo e significa “andiamo al mare” e divenne anche un modo di dire comune quando ci si recava in qualche luogo di divertimento, dunque non solo al mare. Non solo, proprio grazie a Vamos a la playa nacque il neologismo “tormentone“, tanto che il dizionario Zanichelli indica nel 1983 l’anno di nascita del vocabolo.

Sui 45 giri c’erano due versioni sui due lati: una versione spagnola e una versione italiana. Sebbene letteralmente abbiano un significato diverso, in realtà entrambi rievocano uno scenario da fine del mondo. Un tema purtroppo tornato in auge dopo quarant’anni: la paura della fine del mondo innescata da una guerra nucleare. In pratica, il brano parla di una giornata al mare dopo una guerra atomica, con un’abbronzatura di colore blu e un mare fluorescente senza più pesci puzzolenti:

Vamos a la playa
Todos con sombrero
El viento radioactivo
Despeina los cabellos

E ancora

Vamos a la playa, oh, oh
Vamos a la playa
Al fin el mar es limpio
No mas peces hediondos
Sino agua fluorescente

In un’intervista rilasciata a Red Ronnie nel 2018, Johnson Righeira riguardo alla canzone ha dichiarato:

Vamos a la playa era la canzone da spiaggia post-atomica, perché all’epoca non me ne rendevo conto, ma col senno di poi devo dire che si avvertiva questa minaccia tra Unione Sovietica e Stati Uniti. C’era un po’ questa spada di Damocle che sembrava incombere su tutti noi. Non l’avvertivo ma scrissi questa canzone che parlava appunto di bombe che esplodevano, di radiazioni che invece di abbronzare normalmente abbronzavano di blu, ma tanto chi se ne frega, ci sarà il mare fluorescente e non ci saranno più i pesci puzzolenti. Sarà fighissimo, dei colori nuovi

Per la cronaca, i Righera firmeranno altri brani rimasti nella storia della musica Pop italiana, come No tengo dinero (1983) e L’estate sta finendo (1985). Mentre i brani successivi non ottennero lo stesso successo commerciale, fino allo scioglimento negli anni ’90.

Ecco il brano:

Qui abbiamo invece parlato della storia del Festivalbar, un evento televisivo che raccoglieva tanti tormentoni.

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Pubblicato da Valeria Marano

Appassionata di Gossip e curiosità.

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