Neanche del fatto che, un post-democristiano come Bruno Tabacci, leader di Centro democratico, sia andato in soccorso della storia leader dei radicali Emma Bonino per consentire alla sua nuova forza politica, +Europa, di partecipare alle prossime elezioni. Ecco cosa è accaduto.
Tabacci in soccorso della Bonino
Come riporta Il Corriere della sera, questa la motivazione di Tabacci:
«Abbiamo maturato la decisione di mettere a disposizione il nostro per recuperare una condizione di libertà. Consideriamola una scelta di servizio nei confronti della democrazia. Se non ci fosse stata la lista Emma Bonino saremmo stati tutti più poveri».
Questo invece il commento della Bonino sul gesto generoso di Tabacci:
«Siamo profondamente grati a Tabacci. Grazie a questo gesto saremo presenti alle elezioni politiche del 4 marzo, alla pari delle altre forze politiche nei blocchi di partenza. È un servizio grande che ha reso al Paese», commenta l’ex ministro degli Esteri ed esponente di +Europa».
Ma cosa ha fatto Tabacci per permettere alla Bonino di partecipare alle prossime politiche? Ha concesso il proprio simbolo del Centro democratico, esonerando così +Europa dall’obbligo di raccolta delle firme, in quanto il Rosatellum prevede che le liste che fanno riferimento a un gruppo già presente in Parlamento non le debbano raccogliere.
Senza l’intervento di Tabacci, +Europa sarebbe stata infatti obbligata a raccogliere almeno 25mila firme in 63 circoscrizioni in pochi giorni, su liste già complete di tutti i nomi dei candidati, sia per il proporzionale sia per l’uninominale. Una mission impossible, per una formazione politica ormai dissoltasi.
Nasce +Europa, programma e alleanze
Risolto il problema non certo di poco conto delle firme, +Europa terrà un’assemblea il prossimo 13 gennaio che sancirà la nascita della nuova lista. Nel simbolo, oltre alla scritta «+Europa con Emma Bonino» ci sarà anche l’indicazione «Centro Democratico». Tabacci afferma che si collocherà nel centrosinistra, mentre il Pd ritiene la nuova compagine politica un naturale alleato.
Certo, fa specie, per chi come me ha dato il suo primo voto nel 2000 ai Radicali (in occasione delle regionali in Campania, nelle quali si candidò Marco Pannella), vedere la Bonino elemosinare per partecipare alle politiche. Del resto però, con l’avvento del bipolarismo, i radicali hanno fatto un po’ i saltimbanchi. Facendo parlare di sé solo grazie a Cappato che accompagna le persone in Svizzera per sottoporsi all’eutanasia o per l’impegno in favore dei carcerati. Un po’ poco per un partito a cui dobbiamo aborto, divorzio e obiezione di coscienza.