Per combattere la calura estiva, ci si chiede se sia meglio acquistare un condizionatore o un ventilatore. Ecco il verdetto.
Meglio acquistare un ventilatore o un condizionatore? Se fino agli anni ’90 gli italiani si difendevano dal caldo esclusivamente con il mitico ventilatore (con modelli anche esteticamente brutti), dagli anni 2000 le loro case si sono sempre più popolate di condizionatori. Sia per un fatto di moda (nella società dell’apparenza di oggi avere solo il ventilatore è considerato qualcosa di sfigato) sia per il riscaldamento globale in corso. Aggravato, paradossalmente, anche dai condizionatori stessi, visto che emanano Co2 e disperdono calore nell’aria.
Di seguito faremo un confronto tra ventilatore e condizionatore, per capire qual è la scelta migliore, dando poi dei consigli su come usare l’uno e l’altro.
Consuma di più un ventilatore o un condizionatore?
Come intuibile, un condizionatore consuma molto di più di un ventilatore. Come riporta Supermoney, un condizionatore medio consuma circa 700 watt all’ora, mentre un ventilatore consuma mediamente circa 50 watt all’ora. Dunque, parliamo di un consumo 15 volte inferiore del ventilatore rispetto al condizionatore.
Inoltre, per quanti sono sensibili alla tematica green, un ventilatore emette di gran lunga meno emissioni di carbonio nell’aria, quindi potrebbe essere anche una scelta etica.
Occorre poi considerare che un condizionatore esige il montaggio di un professionista e bisogna anche fare dei buchi al muro, mentre il ventilatore richiede un montaggio “fai da te“ di pochi secondi alla portata di tutti.
Costi in bolletta del ventilatore e del condizionatore
Alla luce del caro bollette incalzante da qualche anno, viene naturale chiedersi quanto pesano sulla bolletta della corrente elettrica ventilatore e condizionatore. Anche qui, ovviamente, non c’è partita.
Secondo l’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), un condizionatore acceso 12 ore al giorno costa in media 3 euro al giorno, quindi a fine estate (giugno-settembre, in base alle giornate di calore) si avrebbe una bolletta dell’energia elettrica più alta di circa 160 euro. Altroconsumo conferma queste stime: cinque ore al giorno di condizionatore acceso costano mediamente 1,5 euro.
Se si tiene acceso un ventilatore per 12 ore, invece, si spendono solo tra i 2 e i 5 centesimi all’ora, quindi tra i 25 e i 60 centesimi di euro al giorno.
Ovviamente dipende anche dai modelli. Ma per quanto un condizionatore possa essere a risparmio energetico e un ventilatore molto potente, la forbice si riduce ma non di tanto.
Quale ventilatore scegliere?
Se vogliamo provare a rinfrescarci con un semplice ventilatore, possiamo provare ad acquistarne uno “da tavolo” e non a piantana, cioè quelli che possono essere agevolmente messi vicino, sebbene meglio a una potenza di livello 1 o 2 (sebbene si tratti di un ventilatore, avere aria sparata addosso non fa mai bene). Ci si può poi attrezzare con un deumidificatore, che aiuterà a togliere umidità dalla stanza, che è quella che aumenta la percezione del calore in casa.
Esistono poi ventilatori anche di grandi dimensioni, capaci di un ottimo getto d’aria. Si può aumentare l’effetto dell’aria chiudendo il balcone così non si disperderà verso l’esterno.
Inoltre, per quanti usano il ventilatore in ufficio, magari mentre sono al Pc, la scelta potrebbe andare su un piccolo ventilatore con presa USB. In questo modo avrete un maggiore risparmio energetico, visto che lo attaccherete al portatile o al computer desk senza quindi bisogno di ulteriore corrente.
Ecco un modello valido:
Come risparmiare con il condizionatore
Se proprio non volete rinunciare al condizionatore, il consiglio è quello di comprare modelli di ultima generazione, che costano di più al momento dell’acquisto ma poi fanno risparmiare in bolletta. Inoltre, non bisogna impostarlo troppo basso, ma è opinione diffusa che la differenza tra gli ambienti non dovrebbe mai essere maggiore di 6-7°C, e comunque mai scendere al di sotto dei 19°C. Potrebbe aiutare anche l’installazione di un cappotto termico, per il quale ci sono anche degli incentivi governativi.
Infine, si potrebbe optare per i condizionatori portatili, quelli che possiamo trasportare da una stanza all’altra, sebbene il tubo posteriore debba andare all’esterno per far fuoriuscire l’aria calda. Ovviamente bisogna acquistare dei prodotti validi perché online ci sono molte pubblicità ingannevoli, che mostrano foto con getti d’aria invitanti che fanno pensare subito al fresco, ma anche all’atto pratico non servono a nulla.
Meglio affidarsi a case produttrici rinomate, come De Longhi o Dyson. Ecco un esempio:
Inoltre, su Marketplace di Facebook, eBay o Subito.it è anche possibile trovare delle vere occasioni, prodotti semi-nuovi venduti a metà prezzo o oltre. Stando ovviamente attenti a truffe come queste.
Fa più male il condizionatore o il ventilatore?
Anche qui la risposta è scontata: il condizionatore fa di gran lunga più male, soprattutto se utilizzato male. Come detto, se impostato a temperature molto basse, e magari pure “sparato” addosso, fa male soprattutto quando usciamo fuori all’esterno e subiamo uno sbalzo termico molto importante. Il che può portare anche alla perdita dei sensi e svenimento.
Il ventilatore può far male se lo spariamo addosso se siamo molto sudati, anche se al massimo dovrebbe venirci un raffreddore.
Meglio il condizionatore o il ventilatore?
Se è vero che il condizionatore da una sensazione di fresco più rapida ed evidente, è anche vero che con qualche accorgimento prima visto anche un ventilatore fa il suo lavoro. I vantaggi di un ventilatore si sentono anche in bolletta e sulla salute.
Una via di mezzo potrebbe essere un condizionatore portatile, stando però attenti alle pubblicità ingannevoli. Meglio leggere prima le recensioni e comunque difficilmente sotto i 150 euro si otterrà un prodotto valido. Altrimenti si può puntare sull’usato.