IL PROGRAMMA DEL POMIGLIANO JAZZ

SI TERRA’ DAL 19 AL 23 SETTEMBRE
Anche quest’anno il Pomigliano jazz – importante rassegna internazionale ideata e diretta da Onofrio Piccolo, giunta alla XVII edizione – è salvo. Ci sono però diverse novità: innanzitutto il mese, non più lo storico luglio, ma settembre, dal 19 al 23. Inoltre, oltre ai concerti, ci saranno mostre, workshop, laboratori per bambini, anteprime, degustazione di prodotti tipici e itinerari turistici gratuiti. Ma la più importante novità riguarda la location, non più la Villa comunale di Pomigliano d’Arco, bensì quattro differenti posti, consolidando il percorso iniziato lo scorso anno. Il festival, divenuto itinerante, si terrà infatti in luoghi d’interesse storico e culturale della Campania, sempre nei pressi di Pomigliano: l’Anfiteatro romano di Avella, il Palazzo Mediceo di Ottaviano, le Basiliche paleocristiane di Cimitile e la Distilleria Culture District di Pomigliano d’Arco. Ecco il programma.

L’ANFITEATRO E IL PALAZZO – Nella suggestiva cornice dell’Anfitearo di Avella, edificato nel I secolo a.C. sui resti di abitazioni sannitiche, recentemente oggetto di lavori di riqualificazione, va in scena mercoledì 19 settembre il concerto-evento degli inglesi Incognito con special guest il crooner catanese Mario Biondi (platea 25 euro, gradinata 15 euro). Giovedì 20, al Palazzo Mediceo di Ottaviano è la volta della signora del jazz italiano, Rita Marcotulli accompagnata dal violoncello di Paolo Damiani, dalle manipolazioni sonore di Martux_m e dalla voce narrante di Filippo Bianchi, ideatore del progetto tratto dal libro “101 microlezioni di jazz” (ingresso gratuito).
CAPOSSELA NELLE BASILICHE – Le misteriose e affascinanti Basiliche Paleocristiane di Cimitile, complesso risalente al IV secolo d.C destinato alla venerazione della tomba di San Felice, accolgono, venerdì 21 il progetto speciale dello chansonnier rebetiko Vinicio Capossela, dal titolo “Le vie dei santi” (posto unico 30 euro).
RITORNO A POMIGLIANO – Sabato 22 e domenica 23, infine, si torna a Pomigliano d’Arco dove si terranno numerosi eventi, tutti a ingresso gratuito. Sui due palchi allestiti alla Distilleria, in scena per la prima serata l’icona del nu-jazz Nils Petter Molvaer con il fido Eivind Aarset alle chitarre e il mago dell’elettronica Jan Bang; l’israeliano Yaron Herman, nuovo fenomeno del piano mondiale; e il quartetto del sassofonista partenopeo Marco Zurzolo, che anticipa dal vivo il nuovo lavoro discografico.Il giorno seguente è la volta di Francesco D’Errico trio che svela al pubblico le sue ultime pubblicazioni per Itinera, “Waiting for the Queen” e “And now the Queen!”; di Mariano Bellopede e Carmine Marigliano in scena con “Viaggio in duo”; e soprattutto del grande Lee Konitz, vera e propria leggenda vivente del cool jazz. Classe 1927, ancora oggi continua a stupire per la sua straordinaria originalità espressiva che lo ha portato a suonare con i miti del jazz: da Lennie Tristano a Miles Davis, da Charles Mingus a Gil Evans e Michel Petrucciani. Ad affiancare Konitz sul palco del Pomigliano Jazz Festival (unica data italiana) ecco Florian Weber al pianoforte, Jeff Denson al contrabbasso e Dan Weiss alla batteria.
SEMINARI JAZZ – Come tradizione, in programma i seminari di guida all’ascolto del jazz diretti dal pianista Francesco Nastro e dal critico musicale Pietro Mazzone, laboratori creativi per bambini, itinerari turistici, degustazione di prodotti tipici a cura di Slow Food ed Ais, la mostra fotografica di Silvano Caiazzo e il terzo capitolo della mostra sulla cover art a cura di Carmine d’Onofrio dal titolo “We insist! – jazz in chiaroscuro”, dedicata alle copertine dei 33 giri in bianco e nero. Il festival è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz e dal Comune di Pomigliano d’Arco con il contributo dell’assessorato al Turismo della Regione Campania e la collaborazione dei Comuni di Avella, Ottaviano e Cimitile e dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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