Costruire aeroporti sembra essere diventata l’ultima mania dei politici italiani. Progetti sulla carta ambiziosi e faraonici, che però nei fatti sono poco o per nulla utili alla comunità che vive nei dintorni. Aeroporti chiusi e riaperti continuamente, con pochi voli al giorno e costati non poco.
I casi più evidenti sono quelli realizzati ad Albenga per volere dell’ex Ministro Claudio Scajola (suo feudo elettorale e a mezz’ora d’auto dalla sua Imperia), e quello costruito a Pontecagnano per volere del Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli (già proprio quello della famosa legge). Ovvero il Costa d’Amalfi. Abbandonato di recente anche da Alitalia.
(post: http://lucascialo.splinder.com/post/23699435/il-costa-damalfi-di-salerno-un-altro-aeroporto-ad-personam).
A quanto pare anche il Presidente uscente della Regione Molise Michele Iorio (Pdl), che si ricandiderà anche alle imminenti elezioni amministrative del 15 e 16 ottobre, vuole un aeroporto nella sua Regione. Un territorio che conta poco più di 300mila abitanti, ovvero tanto quanto due quartieri di Milano; e che è più vasto, tra le Regioni, solo della Valle d’Aosta. Il progetto ha poca credibilità anche per motivi finanziari e burocratici.
LA DELIBERA ILLEGGITTIMA – L’area è stata individuata a cavallo dei comuni di Cantalupo nel Sannio e San Massimo. Il primo in provincia di Isernia, il secondo in provincia di Campobasso. Le due uniche province della Regione saranno così entrambe accontentate.
Peccato però che il documento votato all’unanimità non fa una stima dei costi, non stanzia nemmeno un euro. In sostanza si limita a recepire il progetto presentato da un gruppo di imprenditori locali. Ma soprattutto, è inserito in una delibera che nella sostanza è vuota. In Molise la legislatura è finita il 31 agosto, ma la delibera è stata approvata due settimane dopo, il 12 settembre. Da quella data la giunta si deve limitare all’ordinaria amministrazione, della quale un aeroporto ha davvero poco.
PRIVO DI FONDI – Anche se non indicati, qualsiasi fossero i costi di quest’opera, sarebbero insostenibili per il Molise. La Regione ha un buco nei conti pubblici della sanità da 700 milioni di euro. Per sopravvivere ha dovuto tagliare dall’assistenza domiciliare per gli anziani alla manutenzione delle strade, fino, paradossalmente, al trasporto locale. Per effetto di ciò è saltato di fatti un terzo delle corse degli autobus che collegavano i piccoli centri della regione.
Sarcastico il consigliere regionale del Pd Michele Petraroia: “Qualcuno dovrebbe avvertire il presidente Iorio che c’è la crisi mondiale, che non ci sono più soldi, che rischiamo di fare la fine della Grecia».
AEROPORTI, STRUTTURE IN CRISI – Ultima aggravante di non minore conto è il fatto che i piccoli aeroporti versano in una difficile situazione finanziaria. Qualche mese fa i dati dell’Enac parlavano di un crollo del 90% dei voli per Crotone, del 50% a Forlì, del 38% a Bolzano. Giusto per fare qualche esempio. Del resto, se è stato messo in discussione perfino quello di Malpensa…
In fondo, i pochi molisani che hanno resistito all’emigrazione, più che un aeroporto vorrebbero il miglioramento, e in taluni casi, il ritorno, di alcuni servizi essenziali. Cosa se ne fanno degli aerei quando poi non hanno gli autobus?
faccio un passaggio prendendo spunto da questo. vorrei aggiornare il blog, oggi o domaniEdmondo
fra un po' me lo faccio anch'io in giardino, con tanto di hostes in perizoma…tanto paga lo Stato ….POLITICI DI MEE…RIDIANADaniele
beh? Io ho sempre sognato di fare la hostess! Voi avete De Magistris, noi non possiamo avere il nostro aereoporto? Ad ognuno il suo sogno! :-DAlessandra
magari ci facciamo anche una base d'atterraggio per gli shuttle (ormai dismessi anche dalla nasa tra l'altro), o per gli alieni…che ne dici?Giuseppe
ci penserà…"mannaggia lu peperone", tramite il figlio a costruire l'aeroporto…