E’ questo il quadro desolante di diversi enti locali e società pubbliche in Italia. Che funzionano poco e male, mentre noi attendiamo mesi e mesi per vedere concretizzato un nostro diritto. Il tutto, nel 2019. Quando basterebbe implementare i siti ufficiali dei vari enti per consentire ai cittadini di disbrigare le pratiche comodamente da lì. Tanto il turnover degli impiegati va a rilento ugualmente.
Purtroppo, la pubblica amministrazione italiana ha sempre vissuto nel privilegio. Intoccabile rispetto ai provvedimenti disciplinari. Un consociativismo tra istituzioni, politica e sindacati che si è perpetuato per decenni. Ovviamente, sulla pelle dei poveri cittadini.
Una decina di anni fa ci aveva provato il Ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ad abbattere un vero e proprio tabù. Ma fu fermato dalla caduta del Governo Berlusconi di cui faceva parte, nel 2011, per mano di un acclarato golpe per opera della Finanza. Che posizionò al governo i cosiddetti professori.
A distanza di 10 anni, fatti di tecnici e di centrosinistra storicamente molto accomodante nei confronti della classe impiegatizia pubblica (a sua volta ad essa molto vicina), sembra stia arrivando una nuova svolta. Per abbattere finalmente questo tabù.
Contro i furbetti del cartellino arriveranno impronte digitali e telecamere. Ecco in cosa consiste il provvedimento e quando [sta_anchor id=”furbetti”]arriverà[/sta_anchor].
Furbetti del cartellino, quando arrivano impronte e telecamere
Come riporta Libero, Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica amministrazione, commenta con l’agenzia Ansa l’entrata in vigore della Legge Concretezza:
“Fino a oggi la facevano franca in troppi, adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza preveniamo il fenomeno”
e si dice
“felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della P.a, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l’assenteismo finalmente incisivo. È finita l’epoca delle truffe”.
Il regolamento sulle impronte digitali per la verifica degli accessi a lavoro dei dipendenti è già pronto. Sempre secondo quanto apprende l’Ansa, il regolamento sarebbe stato inviato proprio oggi al Garante della privacy. A seguire sarà mandato, per i relativi pareri, alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato. I decreti attuativi relativi all’istituzione del Nucleo per la Concretezza saranno, invece, ultimati entro il mese di settembre.
Chissà però perché si avventano sempre contro i più piccoli…mi piacerebbe vedere lo stesso metro di giudizio e controllo anche verso i parlamentari. Ah, no, loro non hanno alcun dovere…😁