Anche in Germania avanza l’ultradestra: Italia sarà ancora più sola su migranti

Se anche l’intoccabile Angela Merkel viene messa in discussione dai tedeschi stessi, l’Unione europea è costretta a cambiare passo. Non tanto sulla politica economica, visto che la Germania continua ad esserne la locomotiva, bensì soprattutto sulle politiche migratorie. La Cancelliera ha pagato la decisione di aprire ai migranti provenienti soprattutto dalla Siria e ciò ha aperto, anzi, sbarrato, la strada anche ai partiti estremisti. In particolare, all’Alternative für Deutschland (Afd), piccolo partito nato nel 2013 come forza euroscettica, il quale ha avuto il risultato migliore nelle elezioni del Mecleburgo. Anche i socialdemocratici della Spd infatti, nonostante si siano confermati il primo partito con circa il 30% dei voti, hanno infatti perso cinque punti rispetto al 2011. Per il Cdu solo una terza posizione, con il 19,4% dei consensi. Ma la leader dell’ultradestra tedesca, Frauke Petry, non ci sta a passare come populista che soffia sul fuoco della paura.

Il successo di Afd

afd Frauke Petry“A punire i partiti – ha spiegato la Petry – è stato il fatto che per troppo tempo non hanno ascoltato gli elettori”. “La ciliegina sulla torta – ha aggiunto Leif-Erik Holm, capo fila del partito regionale – è che abbiamo lasciato dietro la Merkel. Può essere l’inizio della fine”. Da parte del partito della cancelliera non è rimasto che ammettere una sconfitta “amara”. “È stata proprio la politica sull’immigrazione a provocare questo sentimento di insicurezza“, ha commentato sempre dalla Cdu il candidato a Wismar Frieder Weinhold. Contro coloro che li accusano di strumentalizzare le preoccupazioni dei cittadini, Petry ha difeso la necessità di un partito di dare risposte agli attuali “grandi problemi”, dai rifugiati alla crisi europea. Problemi a cui la Merkel non offre alcuna soluzione. Afd era fuori dal Bundestag nelle elezioni generali tenutesi nel 2013. La crisi dei rifugiati ha potenziato le prospettive elettorali del partito, che lo scorso marzo ha raggiunto importanti risultati in tre elezioni regionali. In Sassonia-Anhalt, nella parte orientale del paese, ha preso il 24,2% dei voti riuscendosi a imporsi come seconda forza dopo la Cdu. Nel Baden-Württemberg ha 15,1% e nella Renania-Palatinato, il 12,6%. Il prossimo test sarà tra due settimane, quando le elezioni si svolgeranno nella città-stato di Berlino.

Ma a crollare sono tutti i partiti tradizionali

merkel tristePer Alternative für Deutschland, guidata dall’ex presentatore radiofonico Leif-Erik Holm, nonostante il Meclemburgo-Pomerania sia il Land che ospita meno profughi (23mila migranti in tutto) si tratta in ogni caso di un successo perché ha strappato voti a tutti i partiti. I socialisti del Psd di Selle sono arretrati di 5,5 punti rispetto alle elezioni del 2011: fermi al 30,2% rispetto al 35,7% di 5 anni fa. Male anche i verdi passati dall’8,4% al 5%. I neonazisti dell’Npd sono crollati dal 7,3% al 3,2%. Malissimo anche i liberali dell’Fdp che dal 9,6% sono piombati al 3%. Il Mecleburgo-Pomerania è il Land più piccolo dei sedici che formano la Germania: ha solo 1,5 milioni di abitanti su un totale di 80 milioni. Ma il risultato dell’Afd assume un rilievo particolare perché arriva a un anno esatto dal trionfalistico annuncio della Merkel “Wir schaffen das” (“Ce la faremo”) ad accogliere tutti i migranti cui aveva aperto le porte poche settimane prima, facendo confluire in un anno nella sola Germania 1,1 milioni di profughi.

Se Hollande ha già capito che la partita sui migranti è fondamentale per sperare anche solo un minimo sulla riconferma quasi sicuramente impossibile come Presidente (come dimostra l’ostracismo ai confini con Ventimiglia), la Merkel dovrà rivedere i suoi piani sui migranti se non vuole capitolare alle prossime politiche. Si prospetta un’Unione europea sempre più chiusa nei confronti dell’esodo biblico proveniente dalla Libia, tappo venuto meno con la fine di Gheddafi. Mentre l’Italia sarà lasciata sempre più sola al proprio destino. Come detto più volte, il problema va risolto alla fonte, con cordoni umanitari lungo il tragitto dei disperati e controlli con navi militari. Oltre a un’accelerata sulla situazione politica in Libia e Siria. L’Onu ha i mezzi e l’autorevolezza per farlo. Anche se il più delle volte si è dimostrata fallimentare. Inoltre, quanto all’Italia, come detto sempre più volte, i migranti sono una miniera d’oro che non conviene fermare.

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4 Risposte a “Anche in Germania avanza l’ultradestra: Italia sarà ancora più sola su migranti”

  1. A ogni azione sconsiderata (accogliere e mantenere anche chi non ha bisogno lo è;) segue una reazione. Purtroppo nella storia è sempre andata così, e a volte le reazioni di pancia sono devastanti. Bisogna riflettere sul malumore sempre maggiore dei cittadini europei.

  2. Bisogna essere pragmatici, guardare le cose come effettivamente sono e non come si vorrebbero, le immagini televisive trasmesse in tutta Europa degli sbarchi degli Africani in Italia (Africani che nel 90 per cento dei casi non fuggono da nessuna guerra) stanno facendo vincere i partiti di destra in tutta Europa; noi Italiani con la nostra politica nei confronti dell’immigrazione stiamo provocando questo.

  3. Il governo italiano, non elegto da nessuno, scafista e pappone gioisce … non solo i clandestini vomitati dall’africa, le cooperative dovranno accogliere anche quelli espulsi dagli altri paese UE …

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