Vaccini Covid, quanto ha guadagnato Pfizer: le cifre da capogiro

Introduzione

Anche in Italia è partita la somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid-19, inizialmente per i più fragili e per il personale sanitario. Ma, sicuramente, sarà via via inoculato a tutti.

Settimana scorsa ha fatto discutere tantissimo una puntata di Report, nella quale un servizio dal titolo tragicamente ironico “Non c’è due senza tre” poneva dubbi e quesiti sulla terza dose e sul dosaggio errato del vaccino Moderna. Oltre che, in generale, sulla discutibile ratio che tiene in piedi il Green pass. Sulla quale ho scritto spesso.

Intanto, se il Covid-19 è stato una sciagura per molti, a livello di perdite di cari, ripercussioni economiche e sociali, nonché psicologiche, si è rivelato una manna dal cielo per altri. Come le piattaforme e-commerce, Amazon in testa, quelle streaming, Netflix in primis, e, ovviamente, le case farmaceutiche interessate alla lotta del nuovo Coronavirus.

Ecco, per esempio, quanto ha guadagnato Pfizer.

Quanto ha guadagnato Pfizer coi vaccini Covid-19

Come riporta Qui Finanza, Pfizer ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 24,1 miliardi di dollari (+130%) grazie alle vendite del suo vaccino.

Una nota, diffusa dall’azienda farmaceutica, sottolinea come i ricavi, senza contare il vaccino stesso, siano cresciuti del 7% a 11,1 miliardi.

Alla luce di ciò, la società ha deciso di alzare le stime per l’intero anno 2021: quota 82 miliardi di dollari. Di cui 36 miliardi di dollari arriverebbero grazie al vaccino, stimando la vendita di 2,3 miliardi di dosi.

Fino ad oggi, Pfizer ha prodotto 2,6 miliardi di dosi e ne ha consegnate 2 miliardi a 152 Paesi in tutto il mondo. Per la fine dell’anno, le dosi prodotte dovrebbero salire quindi a 3 miliardi, un terzo delle quali spedite in Paesi a medio e basso reddito, che godono peraltro di sconti sui vaccini dell’azienda.

Pfizer ha annunciato un aumento dell’utile netto nel terzo trimestre del 2021, ossia da luglio a settembre, a 8,15 miliardi di dollari (1,42 dollari per azione). L’anno scorso, nello stesso periodo, l’aumento dell’utile era stato pari a 1,47 miliardi di dollari (0,26 dollari per azione). In sostanza, un guadagno rettificato di 7,69 miliardi di dollari (1,34 dollari per azione).

Nel terzo trimestre del 2021, inoltre, le entrate dell’azienda sono aumentate del 134,3% a 24,09 miliardi di dollari rispetto ai 10,28 miliardi di dollari dell’anno scorso.

Azioni Pfizer da record

Pzifer può esultare anche in Borsa, visto che lo scorso 17 agosto il titolo ha toccato quota 50 dollari americani, stabilendo il suo nuovo massimo storico. Nel periodo successivo è però ritracciato sensibilmente, fino a toccare quota 41 dollari. In questi giorni ha però registrato una nuova crescita, toccando i 45 dollari.

Per la fine del 2021 potrebbe tornare ad assaltare area 50 USD e provare un rally anche ulteriore.

Conclusioni

Numeri dunque da capogiro. E col fatto che la platea dei vaccinati si estenderà in molto paesi anche agli Under 12, per il colosso farmaceutico americano, prima noto soprattutto per il Viagra, i profitti non potranno che continuare a gonfiarsi anche per tutto il 2022.

Non solo. Aver primeggiato a livello mondiale nella lotta al Covid-19, non fa altro che porre Pfizer in una posizione privilegiata anche per future problematiche mondiali. Avendo acquisito una certa affidabilità, alimentata anche dalle problematiche della concorrenza e da qualche conflitto d’interessi evidente.

Del resto, sappiamo bene quanto negli Usa le multinazionali farmaceutiche e delle armi foraggino la politica. E neanche in Europa possiamo stare tranquilli, alla luce di chi c’è ai vertici dell’EMA, l’agenzia preposta alla vigilanza su farmaci e cure dell’Unione europea.

Nel video seguente potete vedere il servizio di Report relativo alla terza dose del vaccino:

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