Cocainorso andrebbe ritirato dalle sale: il precedente di Fantozzi

L’importazione spregiudicata di orsi in Trentino Alto Adige provenienti dalla Slovenia (ne abbiamo parlato qui), ha mietuto di recente una vittima: Andrea Papi, 26enne, peraltro vicino casa sua e non certo a foresta inoltrata.

L’orso probabilmente sarà catturato e abbattuto, perché l’uomo si arroga il diritto di controllare la Natura a suo piacimento. Ma essa si prende sempre le sue rivincite, sebbene spesso, con persone innocenti. Magari anche amanti della stessa.

Meglio invece va per esempio nel Parco Nazionale d’Abruzzo, dove sono stati importati sotto-categorie di orsi bruni e dove sono rispettati degli ampi spazi di separazione tra uomo e animali. Oltre al fatto che la provincia de L’Aquila ha molti meno abitanti di quella di Trento.

Detto ciò, ironia della sorte, in questi giorni nelle sale uscirà il film Cocainorso, che il buon senso dovrebbe far evitare, almeno nella zona interessata dalla tragedia. E c’è già un precedente: quello di Fantozzi il ritorno.

Cocainorso di cosa parla?

Come riporta MyMovies, il film si ispira ad una storia vera. A Knoxville, in Tennesse, nel 1985, un trafficante di droga con addosso diversi chili di cocaina viene trovato morto, precipitato dal suo aereo per la mancata apertura del paracadute. A indagare è un ispettore locale, il quale capisce che dietro il caso c’è il boss di Saint Louis Syd White.

Ma c’è un fatto spiazzante, che nessuno prende in considerazione: la droga, caduta nella Chattahoochee-Oconee National Forest, è stata ingerita da un’orsa nera, che ora si aggira ferocissima e famelica, anche perché in crisi d’astinenza. Seguiranno morti e sangue, tra scene ora splatter, ora divertenti.

Un trash horror insomma, che di certo non passerà alla storia.

Il precedente di Fantozzi il ritorno

Fantozzi – Il ritorno è un film del 1996 diretto da Neri Parenti, nono e penultimo capitolo della lunghissima saga incentrata sulle vicende sfortunate del ragionier Ugo Fantozzi, come noto ideato ed interpretato da Paolo Villaggio.

Come riporta Wikipedia, il film, che vede il povero Fantozzi ritornare in vita sulla Terra perché in Paradiso non c’è più posto, è probabilmente il peggiore di tutta la serie. E si caratterizza per pochi spunti come la presenza di Maria Cristina Maccà che interpreta il doppio ruolo di Mariangela e Uga Fantozzi (rispettivamente figlia e nipote di Fantozzi) al posto dello storico Plinio Fernando. E per essere l’ultimo film dove compare Gigi Reder nel ruolo del geometra Filini, morto due anni dopo. Infine, questo è anche l’ultimo film che Parenti dirigerà con Paolo Villaggio.

Orbene, il film è passato alla storia soprattutto per le polemiche che scatenò, visto che, in una scena si vede il ragionier Ugo Fantozzi emulare buffamente una pericolosa moda diffusa all’epoca tra i giovani (quindi si facevano stupidaggini anche quando non c’erano i Social e le loro challenge) di buttare sassi dai cavalcavia sulle auto in transito.

Nel film, ovviamente, a Fantozzi va male, dato che il masso finisce su un materasso e torna indietro. Ma dato che il 27 dicembre 1996 aveva trovato la morte una giovane novella sposa di Civitanova Marche, Maria Letizia Berdini, si chiese il suo ritiro dalle sale. Il compromesso, alla fine, fu che l’intera sequenza venisse tagliata dalla proiezione nel Cinema Rossini, la più grande sala della città della defunta.

Bene, si potrebbe fare qualcosa del genere anche per Cocainorso. Evitandone la proiezione in tutta la regione del Trentino Alto Adige, ampiamente interessata dal problema e sconvolta da quanto accaduto. In fondo, anche per rispetto degli orsi stessi.

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