Scuola, Centrodestra critica Azzolina: ma ecco i disastri della Riforma Gelmini

La scuola italiana è ripartita. Tra criticità vecchie e nuove, approssimazioni e ansie che tutto possa bloccarsi di nuovo.

Del resto, per l’anno scolastico 2020-2021 si sommano i problemi cronici con quelli derivanti dal Covid-19. Qui ho riportato le principali linee guida che Dirigenti, docenti, personale, genitori e bambini dovranno osservare.

Certo, considerandone lo “stato dell’arte“, la scuola non avrebbe dovuto proprio ripartire. Continuare in modalità virtuale per un altro anno. Ma ciò avrebbe significato problemi per i genitori che lavorano e danni pedagogici per i minori. Costretti a stare un altro anno lontano dai propri pari.

Certo, ad ogni starnuto scatterà il panico. Ad ogni febbre l’amletico dubbio che si tratti di Covid-19 o normale influenza stagionale. E così via.

La scuola italiana paga una trentina di anni disastrosi. Tra riforme che hanno puntato soprattutto a semplificare e tagliare anziché investire, sia di centrodestra che di centrosinistra. Certo, Lucia Azzolina non è una cima. Però addossargli tutte le colpe è assurdo e ingiusto.

Anche il centro-destra ha varato, quando ha governato, delle riforme disastrose. Ma oggi chiede la testa della Azzolina. Quelle riforme sono state votate anche dai partiti di Salvini e della Meloni. La quale, tra l’altro, all’epoca era pure Ministro della Gioventù.

Non volendo andare troppo indietro nel tempo con la riforma Moratti, vediamo di seguito i disastri combinati dalla riforma [sta_anchor id=”azzolina”]Gelmini[/sta_anchor].

Riforma Gelmini scuola

Ecco le principali criticità della Riforma Gelmini della scuola:

Ricordiamo tra l’altro che la Gelmini fu autrice di una clamorosa gaffe. Quando parlò di un tunnel lungo più di 700 km che collega il Gran Sasso con la Svizzera.

Come riportò La Stampa, questo fu il suo commento riguardo la scoperta nel 2011 del Cern di Ginevra e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare dei neutrini che superarono la velocità della luce:

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro

La Gelmini si difese parlando solo di un comunicato da parte del Miur poco preciso e grossolano.

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