Lillo Brancato, la triste storia dell’erede mancato di De Niro

Storie di successi mancati. Di stelle spentesi poco dopo il primo luccichio. Meteore che hanno acceso il cielo per pochi secondi, ma potevano illuminare il firmamento per molto più tempo, forse per sempre. Come la magia del Cinema consente. Questo è il caso di Lillo Brancato.

Lillo Brancato, per la sua naturale bravura, ma, soprattutto, per la sua straordinaria somiglianza con Robert De Niro, poteva diventare una Stella del Cinema. Nonché l’erede di quest’ultimo. Ma i tanti errori commessi nella vita privata, hanno ostacolato tutto ciò.

Ripercorriamo la sfortunata vita di Lillo Brancato.

Chi è Lillo Brancato

Come riporta Wikipedia, Lillo Brancato fu notato da ragazzino da Robert De Niro durante una vacanza, mentre egli nuotava in mare.

Lillo fu adottato dalla famiglia Brancato originaria di Messina, poi trasferitasi in America. Difatti “Lillo” è un vezzeggiativo del nome tipicamente messinese Letterío, legato alla patrona della città peloritana: la Madonna della Lettera.

Osservando la sua straordinaria somiglianza, tra cui il caratteristico neo, De Niro gli propose un provino durante il quale gli fece eseguire il mitico monologo davanti allo specchio in Taxi Driver eseguito dal protagonista Travis Bickle. Come noto interpretato dal grande attore hollywoodiano. Durante il quale si esercita con la pistola in vista dell’attentato ad un candidato locale: il senatore Charles Palantine. Che nella sua mente ormai deviata vedeva come l’incarnazione di tutti i suoi mali.

Rimasto entusiasta del provino, Robert De Niro decise subito di inserirlo nel cast del film Bronx, uscito nel 1993, da lui diretto. Primo dei due unici suoi film dietro la macchina da presa, insieme a The Good Shepherd – L’ombra del potere, uscito nel 2006.

L’ottimo esordio con Bronx

Bronx (titolo originario: A Bronx Tale) come detto è un film del 1993 diretto, prodotto ed interpretato da Robert De Niro. Primo dei due suoi unici film alla regia. La sceneggiatura è stata invece scritta da Chazz Palminteri ed è tratta da un lavoro teatrale dello stesso attore.

Il film è ambientato nel famoso quartiere di New York, il Bronx, nel 1960. Narra la storia di Calogero “C” Aniello (interpretato appunto da Brancato da ragazzo), un bambino di origini italiane figlio di un autista d’autobus (Lorenzo Aniello, interpretato da Robert De Niro). Il quale passa le giornate nel suo quartiere imitando il boss Sonny (lo stesso Chez Palminteri) che gestisce le sue attività in un locale vicino.

Un giorno assiste casualmente a un omicidio: però lui testimonierà il falso, come suggerito dal padre, che con questi non vuole avere rogne. Diventa così il prediletto di Sonny, il quale lo introduce nel suo giro. Nonostante i divieti dei genitori, Calogero inizia a frequentare il ritrovo degli uomini di Sonny, consolidando l’amicizia con il criminale, che lo prende sotto la sua custodia come un figlio.

Da bambino il ruolo di Calogero sarà interpretato invece da Francis Capra.

Data la suddetta somiglianza tra Lillo Brancato e Robert De Niro, il ruolo di padre-figlio funziona alla perfezione. In generale, il film è molto semplice ma efficace. Con una morale comunque potente.

Film e serie Tv con Lillo Brancato

La carriera di Lillo Brancato sembra ormai spianata. Ed invece, non farà altro che interpretare ruoli secondari in film di medio livello o ruoli più importanti ma in film di serie B. Parteciperà anche a I Soprano, in 5 episodi della seconda stagione, dove interpreterà il ruolo di Matthew Bevilaqua. Giovane broker, aspirante gangster, lavora per Christopher Moltisanti assieme al suo amico Sean Gismonte.

Quanto ai film, ecco i film successivi a Bronx:

Queste invece le Serie Tv in cui ha partecipato:

Insomma, una carriera di medio-basso livello.

I guai con la giustizia

A stroncare definitivamente la carriera di Lillo Brancato quando aveva solo trent’anni sono stati i guai con la giustizia.

Venne infatti arrestato nel 2005 per una rapina che provocò l’uccisione di un poliziotto (Daniel Enchautegui), oltre che il ferimento dello stesso Brancato. Ha tentato il suicidio in carcere iniettandosi una dose di eroina potenzialmente letale, salvandosi solo grazie all’intervento dei medici del penitenziario.

È stato assolto dall’accusa di omicidio il 23 dicembre 2008, ma il 9 gennaio 2009 è stato condannato a dieci anni di prigione per il suo ruolo nella rapina, di cui tre già scontati. Venne rilasciato nel dicembre 2013, dopo quasi 9 anni di prigione.

Uscito di prigione, avrebbe voluto tornare a fare l’attore, magari dopo vent’anni di nuovo al fianco di Chazz Palminteri e Robert De Niro, per dimostrare loro che non era più la stessa persona che nel 2005 venne arrestata.

Tuttavia i due non sono stati più disponibili a lavorare con lui. Oltretutto, Palminteri definì “criminale” il modo in cui Lillo abbia sprecato il proprio talento.

Forse Palminteri ha anche citato una frase che nella scena finale di Bronx, lo stesso personaggio interpretato da Brancato, dice davanti alla bara di Sonny. Come detto a sua volta intepretato da Palminteri. Ovvero: “talento sprecato“.

Peccato. Lillo Brancato avrebbe davvero potuto continuare sulla scia di De Niro. Il quale, tra l’altro, nel trentennio successivo al suo esordio, ha interpretato soprattutto film ridicoli. Non all’altezza del suo immenso talento, di sicuro non sprecato.

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