Morto Gorbaciov: stava svendendo Russia agli americani

Il 30 agosto è morto Mikhail Gorbaciov, aveva 91 anni. ultimo leader dell’URSS, unico segretario del Comitato Centrale del PCUS. Malato da tempo, era stato ricoverato dal mese di luglio. Soffriva di diabete e aveva problemi ai reni.

Inutile scrivere un lungo necrologio sul personaggio. Il web ne è pieno. I liberali ne osannano la figura, ritenendolo tra i fautori del crollo dell’Unione sovietica e dell’apertura russa al mondo occidentale. I veterocomunisti, invece, lo criticheranno e per le medesime ragioni, pur vedendole dall’altra prospettiva.

E’ indubbio che il mondo stava cambiando e che Gorbaciov ha raccolto semplicemente ciò che richiedeva la storia. Tuttavia, è indubbio che con la sua politica la Russia rischiava letteralmente di svendersi agli americani e che il golpe fu provvidenziale affinché ciò non avvenisse.

Gorbaciov non frenò la dissoluzione dell’Urss ma la accelerò. E la spia della resa rispetto al capitalismo americano fu il nulla aosta dato agli Usa per compiere la prima guerra del Golfo. Primo evento che segna il Nuovo Ordine Mondiale. Quello che oggi, a distanza di trent’anni, sta cambiando, guardando verso l’Asia.

Lo stesso Eltsin avrà come delfino un certo Vladimir Putin. Colui che da un quarto di secolo sta difendendo gli interessi russi dalle fauci americane. Che di fatto hanno accerchiato il paese, tentando ora la presa dell’Ucraina.

Chi era Mikhail Gorbaciov

Mikhail Gorbaciov divenne segretario del PCUS nel 1985, dopo una lunga gavetta locale nelle file del partito. Come da tradizione per chi voleva raggiungere i vertici dello Stato.

Aprì la Russia al mondo attraverso la “perestrojka”, un’ampia serie di riforme economiche di matrice liberista. Ma anche di rendere più trasparente i poteri dello Stato, attraverso la “glasnost” (che in russo significa proprio “trasparenza”).

Nacque a Stavropol, un villaggio della Russia meridionale, nel 1931 da una famiglia di agricoltori. Raggiungendo la capitale Mosca all’inizio degli anni ’50 dove si laureò in giurisprudenza.

Nel 1970 fu nominato segretario del partito a Stavropol, ma a soli 54 anni diventa il segretario generale del Pcus dopo anni di dominio di leader anziani.

Collabora molto con Reagan prima e Bush padre poi, portando alla fine della Guerra fredda tra Urss e Usa. Un evento che ebbe come figura plastica la caduta del muro di Berlino il 9 novembre del 1989. E così, come un inarrestabile effetto domino, caddero anche le altre repubbliche socialiste sovietiche.

Non mancarono alcune ombre, come la repressione della rivolta in Lituania mandando carri armati. O l’incidente di Chernobyl, di fatto censurato al mondo in termini di responsabilità e conseguenze.

Nel 1991 Gorbaciov viene sequestrato durante un colpo di Stato – il cosiddetto “putsch di agosto” – e cedette il potere al rivale Boris Eltsin. Il quale accompagnò la dissoluzione dell’Urss e la nascita della Comunità degli Stati Indipendenti. Eltsin comunque proseguì verso l’apertura della Russia. Si ricorderà la famosa scena delle grasse risate con il presidente americano Bill Clinton.

Nel 1990 ha ricevuto il premio Nobel per la pace.

Mikail Gorbaciov: biografia

Come riporta Izvestija, dopo le sue dimissioni, l’ex presidente dell’URSS ha ricevuto sussidi per tutta la vita come capo di stato in pensione: una pensione speciale, cure mediche per tutta la famiglia nelle cliniche governative, guardie del corpo, una dacia statale e un’auto assegnatagli da un garage governativo.

Più tardi , Boris Eltsin, con il suo decreto, stabilì l’importo della pensione per l’ex presidente dell’URSS a 40 pensioni minime di vecchiaia.

Dopo il pensionamento, ha fondato la Fondazione internazionale per la ricerca socioeconomica e politica, nota come Fondazione Gorbaciov, e ne è diventato presidente. Per conto della fondazione, ha viaggiato in tutto il mondo, come relatore nelle università, tenuto conferenze, pubblicato libri.

Nel 1992, lui e sua moglie Raissa fecero una visita privata alla coppia Reagan nel loro ranch in California. Nel 1993, ha recitato nel film di Wim Wenders Sky Over Berlin 2 e nel 1997 in uno spot pubblicitario per la catena Pizza Hut, che ha immediatamente guadagnato popolarità in tutto il mondo.

Negli ultimi mesi aveva criticato l’operazione di Putin in Ucraina. Non ci saranno funerali di Stato e le tv russe non hanno fatto cenno alla sua morte. Lì non sono come noi.

Personalmente voglio ricordarlo così

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