Medico e farmacista: quali sono le differenze

Ecco chi è e cosa fa davvero un farmacista e perché è pericoloso ritenerlo un medico per curare un problema.

Molto spesso vengono persone in ambulatorio a dirmi che sono andate in farmacia e che il farmacista gli ha dato qualcosa per il sintomo che manifestavano ma senza successo.

Chi è e cosa fa il farmacista

Dovete sapere cari lettori, che il farmacista NON è un medico, non studia materie che riguardano questa facoltà. Il farmacista non è un “dottore”, se per dottore intendete il vostro medico curante, ma è un CHIMICO che si specializza nello studio dei farmaci, ma non sa quasi nulla di fisiologia, di fisiopatologia, di clinica medica o di altre materie che a suo tempo studiai per laurearmi.

Perciò ogni volta che vi rivolgete ad un farmacista e questi vi dà qualcosa, questa altro non può che essere che un palliativo o peggio qualcosa di assolutamente inutile come un “farmaco omeopatico” scritto fra parentesi perché secondo quanto detto nel primo scritto non rientra in alcuna categoria esposta, che non serve a nulla.

Ricordate sempre come ho l’abitudine di dire alle persone che visito, che è l’organismo che guarisce se ne ha il tempo, le risorse e la possibilità, e che i farmaci possono essere dei correttivi o degli ausilii utili per qualche tempo a risolvere una situazione conflittuale, come una infezione, una problema anatomico (come una lombosciatalgia), o una carenza come può accadere nel corso di una anemia in cui può mancare il ferro.

Come usare i farmaci

I farmaci quindi non sono la soluzione definitiva se il vostro organismo non è in grado di risolvere da solo un problema di qualsiasi origine e spesso è anche in grado di guarire da solo, come ad esempio nel caso del raffreddore comune, dell’influenza, di una frattura dopo avere messo un gesso o di ripristinare il suo stato psichico normale dopo una sbornia.

Li utilizziamo per un supporto temporaneo o ciclico (vedi farmaci per il diabete o l’ipertensione) che fornisca un aiuto concreto oppure che risolva i sintomi spesso fastidiosi delle patologie, come il vomito, il dolore, la dispnea (difficoltà respiratoria), e altre cose del genere.

Il farmacista non è un medico: i rischi di ritenerlo tale

Il farmacista perciò non può interagire con voi come può fare il vostro medico, in quanto eserciterebbe ABUSIVAMENTE la professione medica per la quale mi sono laureata e specializzata, alla stessa stregua di come IO non posso fare la farmacista non possedendo il titolo necessario, pur avendo studiato, come ho detto nel primo scritto, 1500 pagine di farmacologia che mi hanno aiutato a conoscere bene il modo dei rimedi chimici, a cui però vanno associate altre competenze che nessun farmacista studia ovviamente.

Perciò quando pensate di risparmiare tempo andando per conto vostro in farmacia, sappiate che al 99,9% dei casi state prendendo un prodotto che al massimo non vi farà nulla o poco più, mentre i prodotti utili alla vostra salute li possono dispensare solo i medici con ricetta che invece nel 99,9 % dei casi avranno un sicuro effetto benefico specie poi se si stratta di terapie croniche o che richiedano una visita con una diagnosi, una terapia e una prognosi materie queste sconosciute ai camici bianchi dietro i banconi con la croce all’esterno.

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