Letta denigra Putin, ma il suo Pd ha raddoppiato dipendenza dal gas russo

L’escalation della crisi Ucraina sta approdando verso lidi molto pericolosi per tutta l’umanità. Il referendum in Donbass potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso, come detto qui.

Ad essere colpevolizzato è Vladimir Putin, il quale ha avviato “un’operazione speciale” a partire dal 24 gennaio 2022 ma crisi russo-ucraina è iniziata da molto prima. Con gli americani che hanno dato una grossa spinta.

Nel corso di questa campagna elettorale, il Partito democratico di Enrico Letta ha continuato a dipingere Putin come un criminale e a parlare della necessità di rendersi indipendenti dal gas russo. Così da tagliargli ogni finanziamento indiretto.

Ma a parte tutte le problematiche che ciò ci sta già portando e ci porterà, proprio i governi del Pd hanno più che raddoppiato la nostra dipendenza dal tanto odiato gas russo. E l’ambasciata russa in Italia non ha mancato di farlo notare con una raccolta di foto che ritrae tutte le strette di mano dei vari premier italiani susseguitisi in questi anni.

Storia della dipendenza dell’Italia dal gas russo

Il Fatto quotidiano ha ricostruito la storia degli ultimi 30 anni della dipendenza dal gas russo. Un arco di tempo durante il quale la Russia si è giocata con l’Algeria il primato come fornitore principale dell’Italia.

Nel 1990, quando importavamo 30,5 miliardi di metri cubi, dalla Russia ne arrivava il 46%, mentre dall’Algeria il 35%. C’era ancora l’Unione sovietica e l’Italia in quegli anni era governata da Dc e Psi. Che parlavano male dei sovietici ma poi non disprezzavano il suo gas.

Un primo sorpasso algerino c’è stato nel 1992, con l’Algeria salita al 43% e la Russia scesa al 39.

Nei due anni successivi domina la Russia, ma nel 1995 l’Algeria è di nuovo al primo posto e ci resta a lungo, con la Russia che nel 2010 scende addirittura al 20%. Addirittura nel 2011 scende al 19 percento, anche grazie alla politica estera del Governo Berlusconi IV che puntò molto sulla diversificazione delle fonti energetiche.

Tuttavia, con l’abbattimento del regime di Gheddafi e con l’esplosione della Primavera araba in tutto il Nord Africa, la Russia torna saldamente in testa, raggiungendo il 45%. Cifra praticamente rimasta invariata fino alla prima metà del 2022.

In tutti questi dieci anni ha governato sempre il Pd, a parte l’anno del governo Lega-Cinquestelle. Così come saldamente al governo russo c’era Putin. Il gas russo è di ottima qualità e ci veniva anche venduto a prezzi vantaggiosi. Con la crisi ucraina in testa ci è tornata l’Algeria.

Dietro l’andamento delle importazioni ci sono state soprattutto logiche commerciali e legate alla capacità produttiva degli esportatori. Fattori entrambi favorevoli alle importazioni dalla Russia. Che però ora è il nemico da abbattere.

E poco importa se dobbiamo far ritornare in funzione i rigassificatori, importare il gas solido dagli Usa che costa molto ed inquina di più e che le bollette energetiche stanno salendo alle stelle.

Ecco la foto imbarazzante della quale parlavo prima:

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