Ovunque lo si legga o lo si ascolti, a seconda del media scelto, Diego Fusaro, di estrazione intellettiva gramsciana, ci sciorina tesi complottiste su ogni cosa. Va bene esprimere un punto di vista sull’Unione europea e sul Capitalismo, che peraltro vanno a braccetto, ma spesso, nel tentativo di individuare le cause all’origine dell’alienante società contemporanea nella quale viviamo (dove consumismo e perdita dei valori sono dagli anni ‘80 una certezza, con l’Hi tech che ha esasperato il tutto), scade nel ridicolo. Vediamo qualche esempio e chi è Diego [sta_anchor id=”fusaro”]Fusaro[/sta_anchor].
Diego Fusaro vede del marcio anche nell’Erasmus e in Mtv
Ma Mtv era anche altro. Mandava in onda anche brevi Tg abbastanza esaustivi, nonché programmi nei quali si parlava di tematiche tabù in altri contesti (come scuola e reti concorrenziali). Penso ad esempio a Loveline, dove si parlava di sesso senza scadere nella volgarità e nell’esplicito; con delicatezza e psicologia ma talvolta anche una punta di ironia.
Ecco un estratto del Fusaro pensiero su Mtv:
Gestita ad hoc dagli strateghi del globalismo e dagli spin doctors del progressismo, Mtv si è posta come il vettore internazionale di un imperialismo culturale teso all’americanizzazione dell’immaginario dei teenagers. Li ha indirizzati verso il mito del plus-godimento e del plus-valore come unici obiettivi, dirottandoli da ogni passione politica e da ogni anelito culturale. Ha, così, garantito al capitale la sterilizzazione culturale e politica delle nuove generazioni, ossia di quell’agglomerato sociale sfrangiato, giovanilistico, immaturo a tempo indeterminato, edonistico e gaudente che ha preso a vivere come emancipative l’incapacità progettuale, l’immaturità indefinita e l’instabilità esistenziale imposte dall’accumulazione flessibile.
In realtà, Mtv è solo una goccia nel mare della Tv superficiale partita negli anni ‘80 con l’avvento delle reti commerciali. Dl resto, però, la televisione è un mezzo d’intrattenimento. E sarebbe utopistico pensare che avrebbe trasmesso soltanto programmi culturali per tutta la sua esistenza. Certo, il degrado odierno è sconcertante. Ma lo stesso Fusaro in Tv ci va spesso e volentieri. Oltretutto, la passività e il disimpegno dei giovani, sono fenomeni partiti già nella seconda metà degli anni ‘70. Come testimonia ad esempio Ecce bombo di Nanni Moretti. A quando Diego Fusaro troverà un sottobosco capitalista che ne so, nella Nutella?!
Chi è Diego Fusaro
Su alcuni punti mi trovo d’accordo con lui. Ma spesso scade in analisi forzate, ingabbiato com’è nel personaggio che alcuni giornali e media gli hanno costruito. Un po’ quanto accaduto a Roberto Saviano.