UN ALTRO CADUTO ITALIANO IN AFGHANISTAN

Un altro morto italiano in Afghanistan…Questa volta è toccato al maresciallo Giovanni Pezzulo, rimasto ucciso mercoledì in uno scontro a fuoco in Afghanistan vicino alla località di Rudbar, distante appena una sessantina di chilometri da Kabul, nella zona di responsabilità italiana. La salma è atterrata a mezzanotte e mezza circa di stanotte, all’aeroporto di Ciampino.


A riceverla, oltre chiaramente ad amici e familiari della vittima, c’erano gli ex Ministro della Difesa Arturo Parisi e il Presidente della Camera Fausto Bertinotti, oltre al nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, e il sindaco di Oderzo, vicino a Treviso. Sabato si terranno i funerali. Ad accoglierlo anche un picchetto interforze che ha reso gli onori militari alla salma, suonando il tristemente ormai tradizionale “silenzio”.
Nella notte tra giovedì e venerdì, appena una mezz’ora prima della salma di Pezzullo, è arrivato a Ciampino anche il maresciallo Enrico Mercuri, 31 anni, originario di Montecassiano, del 4° reggimento alpini paracadutisti di Bolzano, rimasto ferito ad una gamba nell’attacco è ora ricoverato nell’ospedale militare del Celio.
Il Maresciallo Pezzullo secondo il referto medico sull’autopsia, è rimasto ucciso sotto una pioggia di fuoco di almeno 15 proiettili, pioggia che invece ha fortunatamente ferito solo il Maresciallo Mercuri.
Quando ci sono vittime italiane in territori di guerra, i discorsi sono sempre i soliti…Siamo lì per servilismo agli USA per alcuni, siamo lì per portare la Democrazia per altri. Fatto sta che un altro militare italiano è morto, mentre sia nello stesso Afghanistan, sia nello stesso Iraq, regna un’anarchia che i governi fantoccio non riescono ad arginare. E a tal proposito si riparla di crisi del Kosovo, a ormai 10 anni di distanza dalla fine della “missione di pace”…Tutto ciò fa tristemente sorridere.
Probabilmente i talebani (ma anche i ribelli iracheni) non vogliono perdere questa grande occasione. Sia in Italia che in USA (le forze inizialmente coinvolte nei conflitti) si terranno le elezioni e creare panico e scompiglio in quelle zone può spostare voti verso chi, quando le missioni furono approvate, era all’opposizione.
Se però in USA i democratici sarebbero palesemente avvantaggiati da ciò (anche se hanno dato il loro appoggio alle missione nel Congresso, al Governo c’era Bush), in Italia la situazione è alquanto imbarazzante. Basti pensare che chi era all’epoca all’opposizione, cioè il centro-sinistra, da Governo ha rifinanziato la missione e la sinistra massimalista ha riposto nel cassetto le bandiere della Pace e dello “Che” che sventolava quando quelle missioni furono decise dal Governo Berlusconi. Chi era al Governo, cioè il centro-destra, che invece volle appoggiare gli USA, pur di far cadere il Governo Prodi quando era all’opposizione, votò contro il rifinanziamento della missione (tranne UDC che voto sì e Lega se non erro astenuta), ma poi quando c’è qualche caduto Berlusconi & co. dicono con fierezza che i soldati ce li hanno mandati loro e che la missione deve andare avanti…Coerenza massima!

5,0 / 5
Grazie per aver votato!