SVEGLIARSI UN ANNO FA

Il 10 aprile, il Governo di centro-sinistra ha compiuto un anno…
Credo che, a parte qualche sbandata, soprattutto in materia di giustizia, come l’indulto che aveva l’apparente buono scopo di sfollare un pò le carceri, ma che comunque ha liberato evasori fiscali e truccatori di bilancio, oltre al fatto che ben l’11% di chi era stato scarcerato è rientrato poco dopo in carcere (a questa cifra andrebbe aggiunta quella dei recidivi liberati, ma non ancora presi…Ma quello dell’indulto è un capitolo da scrivere a parte); a parte la riforma della Magistratura, che ha preso in buona parte le proposte del precedente guardasigilli Castelli (quindi in sostanza in amteria di Giustizia tra i 2 poli è cambiato poco), il mio giudizio sia comunque BUONO, perchè sono stati ad esempio recuperati diversi milioni di euro dall’evasione fiscale; c’è un maggiore controllo e trasparenza per quanto riguarda i lavori pubblici (basta con le simboliche “prime pietre” e poi i lavori dopo un pò venivano sospesi); le liberalizzazioni hanno permesso una maggiore trasparenza e riduzione dei costi in alcuni settori, a favore dei cittadini; i dipendenti pubblici hanno avuto un aumento medio di 150 euro, senza annose lotte sindacali interminabili; il debito pubblico va riducendosi sensibilmente senza tagli sensibili ai servizi…

E credo che la manovra finanziaria “pesante” darà i suoi veri frutti tra qualche mese…
Anche perchè non sono così ipocrita da non sapere che i risultati che l’Italia sta raggiungendo sono ancora frutto della politica economica del centro-destra, visto che i tempi burocratici hanno dato effettivo potere d’agire al Governo solo nel mese di giugno 2006. Quindi ciò vuol anche dire che non si tratta già di un anno effettivo di Governo, ma che però già tanto è stato fatto…
Certo bisogna fare ancora diverse cose…Come una seria riduzione del lavoro precario a favore del lavoro stabile; una riduzione della pressione fiscale, dopo una finanziaria alquanto “pesante”; vi deve essere una seria privatizzazione delle compagnie di bandiera (comunque già avviata), onde evitare bilanci disastrosi e giochi di sottobanco (come il caso dei trasporti pubblici); una minore esternalizzazione dei problemi interni alla coalizione stessa (mi sembra però che rispetto ai primi mesi di Governo questi si siano già un pò affievoliti); una maggiore unità sui temi di politica estera o dei diritti civili.

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