Quanto guadagna Salvatore Aranzulla
Il suo sito è tra i trenta più visitati d’Italia, il primo di divulgazione tecnologica. Calcustat gli accredita cifre sbalorditive: 1,79 milioni di pagine viste al giorno; 1,43 milioni di visitatori unici (il pur seguitissimo Dagospia si ferma a 116.000, giusto per dare un’idea); 5.366 dollari di entrate quotidiane; 3,92 milioni di dollari il valore del sito.
Secondo Nielsen, l’istituto di ricerca indipendente con sede a New York che misura l’audience dei mass media, su 30 milioni d’italiani che si collegano abitualmente alla Rete, ben 3,3 milioni finiscono per abbeverarsi agli oltre 5.000 contenuti messi online dal giovanotto in 12 anni di attività. Il che fa di Aranzulla.it il primo sito d’informazione tecnologica nel nostro Paese. Tanto da ricevere una media di 1.000 mail al giorno con richieste di aiuto e almeno 800 messaggi su Facebook, dove conta oltre 250.000 fan.
Chi è Salvatore Aranzulla
Salvatore si racconta a Il Giornale. «Nell’agosto del 2001, undicenne, andai con papà e mamma in un negozio di elettrodomestici. Volevano acquistare un condizionatore. Appena dentro, vidi la parata di computer in esposizione, con i monitor illuminati. Insistetti e piansi talmente tanto che alla fine i miei genitori, impietositi, dovettero acconsentire ad acquistarmene uno. Ricordo che era equipaggiato con Windows Me».
Ad insegnarglielo è stato «Enzo Giarrizzo, un tecnico amico di mio padre, che purtroppo è mancato prematuramente. Andavo da lui e stavo a guardare. Non è che a Mirabella Imbaccari ci fosse molto altro da fare». Ho studiato anche sul sito Html.it. Ho cominciato a compilare da solo le prime pagine da mettere sul Web. A 12 anni già avevo il mio sito e diffondevo una newsletter d’informatica. A 14 mi cercò Massimo Mattone, direttore dei mensili Internet Magazine e Win Magazine, per affidarmi una rubrica. Gli davano 15-20 euro a cartella. Con le edizioni Condé Nast arrivava a 200 euro.
«A 17 anni pensavo di diventare criminologo. M’interessavano le problematiche legate alla sicurezza e alla prevenzione dei reati e ci scrissi anche un libro, cui ne seguirono altri quattro per Mondadori Informatica, uno dei quali allegato al mensile Focus. Finito il liceo scientifico, mi trasferii a Milano per frequentare la Bocconi. Mi sono laureato da pochi mesi in economia aziendale e management. Il mio sito mi ha seguito nel monolocale di 20 metri metri quadrati che ho affittato in zona Porta Romana».
Il successo di Salvatore Aranzulla
Afferma che l’unico autore del suo sito è lui stesso, sebbene a volte ricorra all’aiuto di 15 collaboratori esterni. «Gestisce il sito ovunque mi trovi. Spesso a Milano mi capita di lavorare mentre pranzo da Panino giusto. Il fatto che il sito sia valutato 5 milioni di dollari non deve indurre a conclusioni affrettate: le stime sono fatte sul mercato americano, dove i banner pubblicitari vengono pagati più che in Italia. In termini di valore relativo i ricavi sono calati. Se appaiono in aumento, è solo perché dall’anno scorso i miei visitatori sono raddoppiati, passando da 200.000 a 400.000».
Google gli stabilisce «Dodici milioni, con 6 milioni di utenti unici, vale a dire persone che non eseguono accessi multipli. Invece Nielsen, che basa i propri calcoli su un panel d’internauti costantemente monitorato e consente così ai suoi clienti di pianificare la pubblicità, mi mette al primo posto nel segmento computer news, con una quota di mercato del 35 per cento».
Il segreto del suo successo
«Scrivo come un dodicenne: soggetto, predicato, complemento oggetto. Cerco di farmi capire indipendentemente da età, grado d’istruzione e competenze linguistiche di chi mi legge. Non do nulla per scontato. Faccio l’esatto contrario di voi giornalisti». Il quesito che in assoluto ricorre di più è: «Come rendere più veloce il pc». Mentre quello degli ultimi tempi è: «Come rendersi invisibili su Whats app».
Guadagnare comodamente da casa aggiornando un sito o un blog è il sogno di tanti. Un sogno non impossibile da realizzare, basta trovare la chiave giusta. E Salvatore Aranzulla l’ha trovata sicuramente.