I toni però sono diversi: se prima il Carroccio, quando “ce l’aveva duro” ed era guidato dal Senatur Bossi, chiedeva addirittura la secessione e di avere una moneta propria, oggi i toni sono molto più moderati e meno agguerriti. Bossi ormai è ridotto ad un totem del passato – un po’ l’ictus che lo ha colpito anni fa e un po’ per gli scandali familiari che gli hanno fatto perdere credibilità – mentre in generale la Lega si è istituzionalizzata per merito di Berlusconi. Diventando partito di Governo. Via personaggi scomodi alla Borghezio o alla Gentilini, e giù dentro con Salvini e la sua visione nazionalizzata.
Dunque, il prossimo referendum proposto a lombardi e veneti per chiedere l’autonomia delle loro rispettive regioni non servirà per avere uno Stato proprio, bensì un’armonizzazione fiscale e la totalità delle competenze. Ecco dunque cosa cambia se vince sì a referendum autonomia Lombardia e Veneto.
Cosa dice referendum autonomia Lombardia e Veneto
Chi andrà a votare in Lombardia – il voto sarà elettronico – dovrà rispondere a questo quesito referendario: “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?». Più sintetico quello in Veneto: “Vuoi che alla regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”.
Cosa cambia se vince Sì referendum autonomia Lombardia e Veneto
Quando e come si vota referendum autonomia Lombardia e Veneto
La vera chicca però è rappresentata dal fatto che si voterà in maniera telematica. Primo caso assoluto in Italia. Nelle urne gli elettori troveranno un dispositivo, anziché ricevere la tradizionale scheda elettorale cartacea e la matita indelebile. Il dispositivo chiederà di pigiare su Sì, No e Scheda bianca, per poi confermare il voto. Anche lo spoglio sarà automatico, con il Presidente del seggio che dovrà solo cliccare un bottone e il risultato finale sarà stampato. Tutto veloce, semplice. E questo sistema potrebbe spingere in tanti alle urne anche solo per la curiosità di votare per la prima volta così.
Visto quando e come si vota per il referendum autonomia Lombardia e Veneto, e cosa cambia se vince il Sì, una domanda sorge spontanea: questo referendum è giusto? Anche se sono meridionale, e vivo ancora al Sud, dico comunque di Sì. Le due regioni non possono essere spremute e sfruttate per le falle e gli errori che ancora si perpetuano al Sud. Io sono per il federalismo, che responsabilizza gli amministratori locali ma al contempo, sottrae sprechi e ruberie al governo centrale. La globalizzazione ha mostrato tutte le sue pecche ed ingiustizie, e le istanze identitarie che si stanno levando da ogni angolo del Mondo (Brexit, Trump, Catalogna, Nordest Italia) ne sono la conferma.
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