QUELLA 2014 E’ LA PRIMA ESTATE SENZA TORMENTONE

FIN DAGLI ANNI ’60, CON UNA CONTINUITA’ A PARTIRE DAGLI ANNI ’80, LE ESTATI ITALIANE SONO SEMPRE STATE SCANDITE DA UNA CANZONE DI SUCCESSO
Quest’Estate 2014 si conferma proprio anomala. E non solo perché il bel tempo è tardato ad arrivare e ancora oggi pecca di instabilità, ma anche perché manca il classico tormentone che ne scandisce le giornate. Sembra proprio che nelle radio e nei villaggi organizzati manchi il pezzo che diventa insopportabile al terzo ascolto (se non già al primo), ma poi dimenticato già a settembre. Eppure la tradizione del tormentone è iniziata negli anni ’60, con una cadenza annuale a partire dagli anni ’80.

IL FLOP DI ALCUNI BRANI – Dopo un inverno passato con Happy di Pharrell Williams ad imperversare ovunque, è crisi di astinenza: niente colonna sonora per le vacanze. A poco sono serviti anche i Mondiali di calcio, solitamente grandi ispiratori di tormentoni estivi da Notti magiche del Campionato del ’90 made in Italy al Waka Waka, appunto, dell’ultima Coppa del Mondo in Sudafrica. In Italia non hanno sfondato le varie né i Negramaro con Un amore così grande, canzone ufficiale dell’Italia, né Mina che canta La palla è rotonda.
Un po’ meglio, almeno in termini di classifiche, è andata a Maracanà di Emis Killa. L’inno ufficiale We Are One (Ole Ola), cantato da Pitbull con Claudia Leitte e Jennifer Lopez ha riscosso un’accoglienza tiepida, mentre quello non ufficiale Dare (La La La) di Shakira è stato più apprezzato (266 milioni di visualizzazioni su Youtube, contro i 216 del brano “avversario”).
IL PASSATO – La storia dei tormentoni parte da lontano: uno dei più famosi è il successo dell’83 dei Righeira, Vamos a la Playa, ma nell’ipotetica classifica entrano di diritto anche Un’estate al mare di Giuni Russo (1982), Easy lady di Spagna (1986), Sotto questo sole di Paolo Belli (1990), Macarena dei Los del Rio (1996) e i tanti pezzi pop-dance anni ’90-2000. Ancora prima è stata la volta di St. Tropez Twist di Peppino di Capri (1962) e Sapore di sale di Gino Paoli (1963).
Gli ultimi tormentoni che hanno lasciato il segno sono stati Waka Waka di Shakira (2010) e il pulcino Pio (2012).
Ma ormai, con tutta la tecnologia che ci portiamo appresso, una playlist pronta per l’ascolto ce la facciamo da soli. E almeno sicuro ci piace.

(Fonte: Ansa)
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