Il destino sembra accanirsi ripetutamente su Pompei. Dopo essere stata distrutta da ceneri e lapilli sparate dal Vesuvio nel 79 d.c., ed essere oggetto di ripetuti crolli nel tempo – vuoi per la naturale fatiscenza dovuta al passar del tempo, vuoi per l’incuria di chi è preposto alla sua preservazione – ora i suoi scavi sono sottoposti ad un’ulteriore mortificazione. Ossia un allagamento dovuto alla pioggia.
SIMILE AD ATLANTIDE – Certo, forse sono esageratamente metaforici, ma lo sconforto che suscita il guardare certe immagini è tale che è difficile non esserlo.
POMPEI CONTINUAMENTE MORTIFICATA – Già diverse sono le aree degli Scavi chiuse al pubblico da mortificanti transenne. E adesso, grazie a qualche ora continua di pioggia, se ne sono aggiunte altre. Pompei come Atlantide. Forse la prima non sarà sommersa dall’acqua come la seconda, ma dalla vergogna sì.