Per recuperare voti Alfano rispolvera Ponte sullo stretto: i 3 motivi per cui non è realizzabile

L’OPERA E’ STATA PER ANNI UN CAVALLO DI BATTAGLIA DI BERLUSCONI, SEMPRE NAUFRAGATO
In Sicilia ci sono andato due volte, in auto e in treno, e in effetti devo ammettere che realizzare un ponte che colleghi l’isola alla Calabria sarebbe utilissimo. Di fatti il tempo che si perde nell’attraversare lo stretto è di circa un’ora e mezza, calcolando l’attesa di salpare sulla nave, l’attraversamento dello stretto e il tempo che si impiega per scendere. Pensiamo al tempo perso da quanti lo attraversano sovente per motivi lavorativi.
Un’opera che però si presenta irrealizzabile per almeno tre aspetti: economici, ambientali e giudiziari. Ma il Ministro degli interni Angelino Alfano l’ha rimessa in mezzo nel dibattito politico, facendone un proprio cavallo di battaglia, nella speranza di metterci il cappello e recuperare un po’ di voti soprattutto nella sua Sicilia. Il Governo però frena, mentre Salvini, pur ammettendo la propria scetticità, propone di lasciare la parola sul tema a calabresi e siciliani mediante Referendum.

ALFANO LO VORREBBE – Alfano ad Agorà dice che è necessario: “Abbiamo fatto una battaglia per rimettere in agenda il ponte e vuol dire che il governo finalmente svolta al sud: con il ponte realizzeremo una grande opera che darà un grande aiuto economico al sud, è la grande incompiuta psicologica del nostro paese”.
Il titolare del Viminale sembra così deciso che il veto o meno del premier Renzi, a come si esprime, non sia un problema: “Se ne ho parlato con Renzi? in parlamento la maggioranza ha detto sì: noi siamo parte di questa maggioranza, quindi stavolta ci siamo” insiste parlando delle potenzialità economiche e dei posti di lavoro che il ponte potrebbe offrire.
IL GOVERNO FRENA – A tornare parzialmente sui suoi passi, o meglio, a specificare che il progetto del Ponte sullo Stretto non è in agenda, è il sottosegretario alle Infrastrutture, Del Basso De Caro, che oggi parla comunque di “una possibilità di riconsiderare l’opera. Ieri sono state presentate 8 mozioni, su 4 il governo ha espresso un parere favorevole tout court, sulle altre 4 parere favorevole ma tranne per la parte sul ponte sullo Stretto perchè l’opera non è nell’agenda del governo, quindi la discussione non è matura”. Identico altolà che ieri il ministro dei Trapostri Delrio aveva già intimato. “Non abbiamo pregiudizi, ma il dossier non è sul tavolo”.
In questo post di due anni e mezzo fa ho elencato i contro di quest’opera. Due di natura economica e due di natura ambientale: http://lucascialo.blogspot.it/2013/03/ecco-perche-il-ponte-sullo-stretto-e-un.html
Ai quali vanno aggiunti quelli relativi al pericolo di infiltrazioni criminali nella sua realizzazione, dato che ricade proprio tra due regioni che ancora patiscono il fenomeno. Checché se ne dica. Con quei soldi sarebbe molto meglio migliorare la rete stradale di Calabria e Sicilia, inefficiente e farraginosa.
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