Il Referendum sull’acqua svoltosi la scorsa primavera, tanto partecipato quanto osannato, produce i suoi primi effetti. E lo fa a Napoli. Il Consiglio comunale ha di fatti approvato la delibera che modifica la società Arin spa per la gestione dell’acqua in un’azienda speciale a carattere totalmente pubblico. Si chiamerà Acqua Bene Comune Napoli. Nel concreto, si tratta del progetto di trasformazione della ragione sociale dell’Arin tanto auspicato e caldeggiato a lungo negli ultimi anni da tutti i movimenti civici sull’acqua pubblica.
LA SODDISFAZIONE DI DE MAGISTRIS – Soddisfatto ovviamente il Sindaco di Napoli, il quale si è impegnato in prima persona per i passati referendum. E sceglie
UN ASSESSORATO APPOSITO PER I “BENI COMUNI” – Poi de Magistris ricorda l’assessorato ad hoc che tanto ha voluto (l’Assessorato ai beni comuni, affidato al docente universitario Alberto Lucarelli) “solo apparentemente può sembrare non avere diretta incidenza politica, perché privo di “portafogli”, ma invece è l’assessorato con maggiore valenza politica della storia di questa amministrazione comunale”.
Speriamo che ai buoni auspici seguano anche riduzioni delle tariffe, ma soprattutto, un miglioramento del servizio idrico.