Movimento cinque stelle, i due peccati originali

Il Movimento cinque stelle non sta facendo proprio una bella figura in quel di Roma, con il Sindaco Virginia Raggi che ha ancora problemi a formulare una Giunta definitiva. Una situazione imbarazzante che i media e gli altri partiti, ovviamente, non perdono tempo a sottolineare. Del resto, il ”magna magna” che hanno sottratto a lobby e vecchi partiti, è ingente. Dopo il caso Parma, Livorno e Quarto, anche nella Capitale non pochi sono gli imbarazzi e le problematiche. Un esame molto importante per i grillini, una sorta di test pre-governo nazionale. Il movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio paga due peccati originali. Eccoli.

Movimento cinque stelle, tra inesperienza e successo precoce

A mio avviso, sono due i peccati originali che il Movimento cinque stelle paga. Il primo è la mancanza di esperienza politico-istituzionale tra i suoi fondatori. Il movimento è stato fondato da un comico, Grillo, e da un Guru dell’informatica con qualche infarinatura di politica: Casaleggio. Il quale, come uniche esperienze politiche, vanta una candidatura nel 2004 alle elezioni nel comune in cui risiede, Settimo Vittone, con la lista civica Per Settimo guidata da Vito Groccia. Per Panorama vicino a Forza Italia. Ma ottenne solo sei voti. L’altra tra il 2007 e il 2008, quando ricopre gratuitamente l’incarico di consigliere del Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro sempre in ambito comunicativo. Da un lato, non vantare politici è sicuramente un motivo di vanto e orgoglio, anche alla luce di come la politica viene oggi negativamente considerata. Ma l’avere neofiti della politica a muovere i fili comporta anche seri problemi quando poi si viene chiamati a ricoprire incarichi istituzionali.

QUANDO GRILLO SOSTENEVA BERLUSCONI, ERA CONTRO INTERNET E GLI IMMIGRATI CLANDESTINI

Il secondo peccato originale riguarda proprio il secondo punto. I Cinquestelle non hanno avuto tempo di fare esperienza e sono subito stati chiamati a ricoprire incarichi molto importanti. Si pensi al 2012, quando sono stati chiamati a governare una bomba ad orologeria come Parma. L’anno dopo, poi, a soli 4 anni dalla loro nascita, si sono ritrovati con un 25% alle elezioni politiche. Poi sono arrivati altri successi, fino a quelli in città importanti come Torino e Roma. Di qui incertezze, scivoloni, espulsioni, democrazia talvolta solo apparente, imbarazzi, boutade ridicole. Ma il Movimento cinque stelle ha avuto un ruolo fondamentale: non ha fatto crescere l’astensionismo a livelli stratosferici e ha fatto da argine all’avanzata degli estremismi.

Cosa dire. Sempre meglio un partito imbarazzante per la sua ingenuità, che uno che usa lo Stato come fosse un bancomat.

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