L’ipocrisia di Salvini e Meloni su emergenza clandestini: i due provvedimenti approvati quando erano al Governo che hanno aggravato la situazione

I DUE ESPONENTI POLITICI VANNO IN TV TUTTI I GIORNI SPECULANDO SUL FENOMENO, DIMENTICANDO QUANTO FATTO QUANDO ERANO AL GOVERNO
Nei vari Talk show che si alternano in Tv tutti i giorni nonostante siano in crisi di Share (indice ciò che la gente è davvero stufa delle chiacchiere urlate e delle reciproche accuse), ospiti fissi sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i quali cavalcano l’onda populista contro l’emergenza immigrazione. Peccato che entrambi fingano di dimenticare che i loro partiti, Lega Nord e Alleanza Nazionale (oggi Fratelli d’Italia), hanno approvato due provvedimenti che hanno aggravato il fenomeno.

FIRMA DEL TRATTATO DUBLINO 3 E LEGGE BOSSI-FINI – Lega e An quando erano al governo hanno firmato il trattato di Dublino III che fa si che l’Italia si debba accollare tutti i rifugiati che giungono nel nostro Paese come primo approdo. Cosa facevano i loro onorevoli in Parlamento? Dormivano?
Poi c’è il Reato d’immigrazione clandestina inserito nella Legge Bossi-Fini, approvato sempre da lor signori. Come ricordato dal SAP, il Sindacato Autonomo di Polizia, nel 2010: “Un clandestino rimane nei Centri di identificazione ed espulsione cinque mesi in media e ci costa 7mila euro. Nel 2010 sono stati identificati 150.000 irregolari: appena 16.000 riaccompagnati coattivamente alla frontiera”. Pertanto, se oggi l’89% dei clandestini non viene espulso, lo dobbiamo alle norme volute da Lega Nord e Alleanza Nazionale. Partiti dai quali vengono Salvini e Meloni.
Il M5S, nella persona dell’onorevole Sibilia, lo ha ricordato a Salvini mercoledì sera nel corso di Porta a Porta. Magari ditelo pure a Paolo Del Debbio, conduttore su Rete4 di trasmissioni populiste aventi tra gli ospiti fissi proprio questi due.

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