Centocinquanta rom di nazionalità bulgara e rumena sono stati trasferiti con un tram. Come accadde per l’Olocausto, i bambini sono stati separati dai genitori. Certe scene speravamo di non doverle vedere o leggere più. Ma la storia si ripete sempre purtroppo. Se un anno fa la Francia aveva fatto parlare di sé per aver sfrattato in modo maldestro le persone dalle banlieu (post:
http://lucascialo.splinder.com/post/23104942/ecco-come-il-governo-sarkozy-ha-risolto-il-problema-delle-banlieue), e per come aveva espulso i rom con tanto di biglietto aereo solo andata destinazione Bucarest (Post: http://lucascialo.splinder.com/post/23196055/la-francia-espelle-i-rom), adesso è destinata nuovamente a far parlare di sé per quanto concerne i rom. Ma in modo probabilmente più indignato. E il Ministro degli interni, Claude Guéan, viene già ritenuto ossessionato dai rumeni.
ROM DEPORTATI IN TRAM – La Ratp – azienda di trasporto pubblico francese – mercoledì scorso ha messo a disposizione della polizia il tram della linea T1 facente
LE ASSONANZE COL NAZISMO – Oltre al mezzo utilizzato per trasferirli, altri sono i fattori che ai più hanno accostato tale metodo a quello utilizzato dai nazisti per deportare ebrei e zingari durante l’Olocausto. Secondo le dichiarazioni di un membro di Médecins du Monde, i bambini sono stati separati dai loro genitori senza peraltro considerare minimamente che molti di loro non parlano neanche francese. Inoltre, il delegato del South Central della RATP, Philippe Touzet, ha ricordato che la stazione di Bobigny (che oggi ospita pure un monumento), è stata già scenario della deportazione nei campi di sterminio di 22.000 ebrei dal campo di Drancy durante la seconda guerra Mondiale.
COME SI GIUSTIFICANO LE AUTORITA’ FRANCESI– L’amministratore delegato della Rapt declina da ogni responsabilità, mentre il responsabile della società per
IL LIBRO “SARKO UCCIDIMI” – Quest’ultimo episodio va solo ad aggiungersi ad altre feroci critiche che Sarko sta subendo da tempo. Non è passato inosservato ad esempio il libro scritto dai giornalisti di Monde Fabrice Lhomme e Gerard Davet, Sarko m’a tuer, che raccoglie le storie di 27 “vittime” del Presidente francese. Ovvero quanti, venuti a conoscenza di un qualche scandalo riguardante Sarkozy, avrebbero subito serie minacce fisiche. Tempi duri dunque per il Presidente francese, che dopo lo scandalo Bettencourt e altri raccolti nel libro, ora è anche protagonista di poco felici rievocazioni naziste.