IL FURBO MATTEO SALVINI IN CERCA DI CONTESTAZIONE, E I POLLI CI CASCANO SEMPRE

IL SEGRETARIO DELLA LEGA NORD CONTESTATO VIOLENTEMENTE DAI CENTRI SOCIALI SABATO SCORSO A BOLOGNA IN VISITA A UN CAMPO ROM. IN PASSATO CONTESTATO AL SUD
Ci sono i ricercatori d’oro e i ricercatori di…contestazioni, proprio come Matteo Salvini, Segretario da un anno della Lega Nord. Il quale ha avuto il merito di aver riportato il Carroccio a cifre elettorali rilevanti dopo l’abisso in cui era sprofondato sotto la sciagurata gestione della Bossi family. Salvini ha riproposto le argomentazioni leghiste delle origini: Roma ladrona, secessionismo, anti-immigrazione, riposte o minimizzate quando la Lega è stata alleata con gli altri partiti dei centro-destra. Ma oltre a ciò, Salvini ha messo in piedi altre strategie, come la lotta all’Euro con tanto di alleanza con la Le Pen, una maggiore “nazionalizzazione” del partito e, appunto, la ricerca di contestatori per poter così apparire una povera vittima. E c’è sempre chi ci casca. Ultimo caso, anche clamoroso, sabato scorso a Bologna.

L’ACCADUTO – Momenti di tensione a pochi metri dal campo nomadi di via Erbosa, a Bologna, per la visita di Salvini. Un piccolo gruppo di appartenenti alla Lega Nord – in attesa dell’arrivo di Salvini – è arrivato con un cartello per raccogliere firme per chiudere i campi nomadi. Alcuni giovani dei centri sociali glielo hanno preso e strappato. Non c’è stato alcun contatto, ma insulti e urla. I militanti della Lega sono stati accompagnati dietro al cordone della polizia in assetto antisommossa. Ci sono circa una cinquantina di manifestanti dei centri sociali, con alcuni che suonano i tamburi, tenuti a distanza dal campo.
Al momento dell’arrivo del leader leghista la sua auto è stata assalita a calci e pugni. L’autista ha accelerato investendo due giovani che cercavano di fermare la vettura. Uno è salito coi piedi sul tetto. L’auto è fuggita seguita a piedi da manifestanti. La vettura dell’europarlamentare si era fermata a poche centinaia di metri dal campo rom di via Erbosa per decidere cosa fare visto che l’ingresso era presidiato da una cinquantina di ragazzi dei centri sociali guardati a vista dalle forze dell’ordine. Il segretario della Lega si era fermato insieme al sindaco di Bondeno (e candidato alla presidenza della Regione) Alan Fabbri e alla consigliera comunale Lucia Borgonzoni nel parcheggio dell’Hippobingo di via dell’Arcoveggio. Qui è stato raggiunto da alcuni contestatori, che hanno iniziato a lanciare slogan contro di lui. A questo punto Salvini è salito sulla sua auto, sempre accompagnato da Fabbri e Borgonzoni, ma alcuni ragazzi hanno tentato di sbarrargli la strada, salendo anche sulla macchina.
Sono stati attimi di tensione, tanto che la macchina è ripartita sgommando facendosi largo tra i contestatori, che hanno protestato affermando di essere stati investiti di proposito. L’auto si è allontanata ancora inseguita dai ragazzi dei centri sociali. La vettura ha il lunotto posteriore distrutto, oltre a diverse ammaccature sul parabrezza e sul tergicristallo. La macchina è stata colpita con alcune cinghie dai manifestanti.
I PRECEDENTI – Salvini se le va proprio a cercare. Come quando, in occasione delle scorse elezioni europee, venne a Napoli per tenere un comizio, ma un gruppo di neoborbonici lo contestò aspramente fino a costringerlo a rientrare in auto ed andare via. Stesso accadde in Calabria poche ore dopo.
Probabilmente, se nessuno se lo fosse filato, il suo intervento sarebbe passato inosservato. E invece i contestatori gli hanno solo fatto un favore. E lui ci proverà ancora.

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