IL FATTACCIO DI BRINDISI E LA SOLITA ITALIETTA

LA CORSA ANTI-MAFIA AFFRETTATA DI PARTITI E ASSOCIAZIONI
La nostra Italietta non perde mai occasione per mostrare tutta la propria ipocrisia e debolezza istituzionale. Sono bastate tre bombole di gas esplose tragicamente davanti a una scuola per far scattare tutta la solidarietà e il protagonismo di politici. Tutti affannati a mostrare il proprio coraggio e impegno anti-mafia, riempiendo piazze, facendo sospendere iniziative culturali come la notte ai Musei di sabato scorso ma non il calcio ovviamente, come la finale di Coppa Italia regolarmente svoltasi domenica sera; anche in barba alle vittime del terremoto in Emilia Romagna. Perché un museo non vale uno stadio. Per non parlare dei programmi televisivi demenziali, andati tutti in onda regolarmente da mattina a sera. Ma c’è poco da meravigliarsi; vent’anni fa, quando morì Giovanni Falcone, non sospesero neanche “Scommettiamo che?”.

Politici e pseudo-intellettuali intenti a diffondere analisi e commenti televisivi. Il tutto, senza neanche sapere se sia stata davvero la Mafia. In fondo cosa gli interessa. Loro sono come la “Crema e gusto, ogni momento è quello giusto” per giustificare la propria esistenza.

UN SINGOLO ESASPERATO IPOTESI PIU’ PROBABILE – La Mafia che uccide con bombole di gas anziché tritolo? Mi pare poco probabile. Un po’ più possibile la pista anarchica, che però pure utilizza altri strumenti, armi e tritolo e non certo bombole. Molto più probabile quella di un singolo esasperato: un separato che ha perso la custodia della figlia magari; oppure qualcuno che lavorava nella scuola e ha perso il proprio posto; uno dei tanti disoccupati; un debitore di Equitalia. E invece i partiti hanno innescato una squallida e speculativa corsa alla solidarietà; le associazioni anti-mafia sono subito accorse sul posto; i commentatori televisivi hanno subito riempito salotti e programmi.
Melissa perdonaci. Abbiamo tutti dimenticato che a perdere la vita sei stata tu, a soli 16 anni. 
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