IL CASO VISCO

Qualche giorno fa la procura di Roma ha aperto un fascicolo riguardante possibili pressioni che l’attuale vice-Ministro all’Economia, Vincenzo Visco, un anno fa, a pochi giorni dall’insediamento del Governo di centro-sinistra, avrebbe fatto al comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, per rimuovere 4 ufficiali: il Comandante del Nucleo Regionale della GdF di Milano, il Comandante del Nucleo Regionale della Polizia Tributaria della GdF, il Comandante della Compagnia della GdF, il Comandante del Nucleo di Polizia Giudiziaria della GdF.

Questi ufficiali stavano indagando sulle poco chiare scalate all’Unipol, Antonveneta e Corriere della sera. Tuttavia la rimozione doveva avere una chiara motivazione e non essendoci, non se n’è fatto più nulla…
Questo caso mi ricorda i tanti insabbiamenti e depistaggi risalenti al periodo del terrorismo nero, ad opera delle varie procure, in favore di indagati fondamentali per i processi…O anche lo spostamento in altri casi, di importanti e capaci inquirenti…
Ora di cosa si tratta? Di un caso messo in piedi dal centro-destra a pochi giorni dalle elezioni amministrative che vedono impegnati ben 10 milioni di elettori? Oppure è il solito caso all’italiana di un tentativo di bloccaggio e arenamento di importanti inchieste in corso? Vedremo…Ma è doveroso anche ricordare che il caro Vice-Ministro Visco, fa parte della lista nera dei 25 parlamentari, su cui pende una condanna definitiva (nel caso di Visco per abuso edilizio) e che in una democrazia che si rispetti, dovrebbero essere ineleggibili e interdetti dai pubblici uffici…

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