I Medici, il falso storico della trama e la brutta fine di Dustin Hoffman

Domani, 18 ottobre, parte su Raiuno l’ennesima Fiction: I Medici. Serie Tv probabilmente voluta fortemente dal Premier Renzi, per raccontare le gesta e le vicende di un’importante famiglia fiorentina del ‘400. I Medici appunto. Così rilevante da essere messa in programma di martedì e non di lunedì, quando le reti concorrenti trasmettono Reality molto seguiti quali Grande Fratello Vip e Pechino Express.

Di lunedì ci finirà L’allieva, con Alessandra Mastronardi, il cui bel faccino, evidentemente per i dirigenti Rai, può essere tranquillamente massacrato (dal punto di vista dell’audience, si capisce). Ma a parte ciò, i Medici segna due aspetti su cui riflettere: la brutta fine di Dustin Hoffman che figura nel cast nei panni del banchiere Giovanni di Bicci de’ Medici e il falso storico su cui poggia. Ma partiamo con la trama.

I Medici, la trama

Firenze, 1429. Il banchiere Giovanni di Bicci de’ Medici (Dustin Hoffman) è al culmine del successo personale e della sua famiglia. Il banco rilevato dallo zio ha avuto buona sorte, e sono diverse le filiali che è riuscito ad aprire – lui che era figlio di un semplice mercante di lana –  a Venezia, Napoli e Roma. Ed è proprio nella città eterna che inizia la costruzione dell’impero economico e dell’ascesa della gens medicea, con Giovanni che arriva a stringere un accordo anche con il papa e a riscattare così il nome della famiglia, in passato macchiato da qualche traditore e assassino.

Ma il futuro ha in serbo per la sua famiglia un successo che, probabilmente, lo stesso Giovanni non ha mai osato immaginare: da contadini a commercianti, e poi banchieri, grazie alla leva dei prestiti e dei matrimoni i Medici diventeranno la più longeva e monumentale famiglia italiana e una delle grandi dinastie europee. Con Giovanni la gestione del potere è diventato definitivamente un affare di famiglia. E alla sua morte, saranno i figli, Cosimo (che ha il volto di Richard Madden) e Lorenzo (Stuart Martin) a spartirselo e a conquistare la signoria de facto di Firenze.

I Medici, la trama presenta un falso storico

Come riporta BlastingNews, la Fiction I Medici parte però da un falso storico: Giovanni morì serenamente a 69 anni, tra la disperazione dei famigliari e di Firenze tutta, ma il kolossal diretto da Sergio Mimica-Gezzan fa ammazzare il capostipite in modo da ricercare il colpevole tra i suoi figli. Gli amanti della Storia dovranno farsene una ragione: la saga familiare dell’ambizioso primo banchiere del Papa e dei suoi eredi è una grande produzione internazionale (ha visto coinvolte la Lux Vide per l’Italia, la Big Light Productions per il Regno Unito e la Wild Bunch Tv per la Francia), che alla precisione storica preferisce i colpi di scena. E così, la vita e le ambizioni di Giovanni, Cosimo e Lorenzo diventano anche un grande thriller politico, con tutte le carte in regola per diventare un successo, dal di qua e al di là dell’oceano.

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Anche grazie a un cast di stelle: oltre ai sopracitati Hoffman, Madden e Martin c’è anche Annabel Scholey (nei panni della Contessina de’ Bardi). Fra gli attori italiani, invece, Sarah Ferbelbaum, Alessandro Preziosi (che darà il volto a Brunelleschi, ingaggiato da Cosimo per la realizzazione della cupola del Duomo di Firenze), Miriam Leone, Guido Caprino, Alessandro Sperduti, Fortunato Cerlino e Tommaso Ragno.

I Medici, Dustin Hoffman…che brutta fine!

Per me, che considero (e non sono di certo il solo) Dustin Hoffman tra i migliori attori di Hollywood degli anni ’70 e ’80 assieme a Al Pacino e Robert De Niro, vederlo in una Fiction della Rai è un pugno nello stomaco. Preferisco ricordarlo nel suo primo film da protagonista: Il laureato; e ancora in Un uomo da marciapiede; Cane di paglia, Alfredo, Alfredo; Papillon; Kramer contro Kramer; Morte di un commesso viaggiatore; Tootsie; Rain Man. Poi dal 1990 è iniziato il declino, proprio come gli altri due grandi citati. Complice anche il venir meno di certe sceneggiature. E così si è buttato a capofitto in film comici e fantasy. Ora perfino in una Fiction voluta da Renzi.

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