Dopo la solita gavetta tra serie C e serie B, viene prelevato dalla Fiorentina in serie A nel 1993, e diventa subito titolare l’anno dopo. Con i viola vive momenti di gloria: nel 1996 alla guida di Ranieri la Fiorentina vince la Coppa Italia e la Supercoppa italiana contro il Milan; nel 1998-99 la squadra allenata da Giovanni Trapattoni arriva al terzo posto in campionato e la stagione successiva alla seconda fase di Coppa Campioni; nel 2001 con Fatih Terim e successivamente con Roberto Mancini in panchina conquista la sesta Coppa Italia della storia viola.
Nell’estate del 2001 viene ceduto all’Inter, restandone titolare fino al 2005, anno in cui arrivò il portiere brasiliano Julio Cesar che con le sue prodezze scalzò il collega padovano. Perso ormai il posto da titolare, Toldo negli ultimi anni è stato richiesto da diversi club, anche di un certo spessore internazionale, come Real Madrid e Bayern Monaco, ma ha preferito chiudere la carriera nella squadra milanese.
Nei club ha vinto: 1 Champions league, 5 scudetti, 5 Coppa Italia, 4 Supercoppa italiana.
Meno ricco il palmares in Nazionale, dove ha totalizzato 28 presenze in Nazionale, prendendo parte a 3 Europei e 2 Mondiali, vincendo un campionato europeo con l’Under21. Di lui in maglia azzurra si ricorda soprattutto la semifinale dell’Europeo 2000 contro l’Olanda, quando parò ben 3 rigori (di cui uno durante i tempi regolamentari).
I tifosi così sperano che la squadra rossonera possa tornare presto in serie B e magari far tremare le grandi di A come successe allora. A quel Foggia, nel settembre 2009, è stato dedicato anche un docu-film, “Zemanlandia”, regia di Giuseppe Sansonna (di cui parlai al seguente articolo: http://lucascialo.splinder.com/post/21407996/il-foggia-di-zeman-diventa-film).
A Zeman, simpaticissimo ma soprattutto genuino tecnico boemo, i miei più sinceri auguri per questa nuova avventura.
(Fonti: Wikipedia, Corriere dello sport)