La sua performance danzante in costumino rosso a bordo piscina di inizio estate ha fatto registrare 2,8 milioni di visualizzazioni su Instagram. Il filmato precedente, un paio di mossette a suon di lounge music sul ponte di una barca a vela, in compagnia di due avvenenti ragazze, con atletico tuffo finale, di visualizzazioni ne aveva fatte 3,7 milioni. Roba da record.
Che Gianluca Vacchi sia un benestante, lo si è capito. Il suo modo di fare da cummenda mi ha però spinto a capire meglio chi fosse, accorgendomi che oltre allo slogan #enjoy propinato sui Social, dietro ci sia poco altro. Una realtà ben distante dal personaggio che si è costruito in rete ora a Ibiza ora a Miami. Ma si sa, gli anni in cui viviamo sono un’esasperazione del decennio ’80: sembrare è più importante che essere. Cerchiamo di capirne di più su di lui.
Chi è Gianluca Vacchi
Laureato in Economia e commercio, racconta, ha lavorato nell’azienda di famiglia fino a 29 anni e poi “per i successivi 20 anni ho avuto aziende in 12 settori diversi, comprandole e rivendendole”. Il pezzo forte della sua attività adesso sarebbe invece la GV Lifestyle, marchio di abbigliamento e bijoux. Solo che a giudicare da come vanno gli affari, forse gli sarebbe davvero convenuto vivere di rendita e non pensare ad altro. Il grosso degli affari di Gianluca Vacchi infatti non sta nella Gv Lifestyle, che fattura appena 70 mila euro (tipo una merceria) e ne perde 7.000, stando al bilancio 2015. Sono ben più rilevanti una serie di finanziarie, alcune in liquidazione o fallite (come la Win Web Investment Network, di diritto olandese) di cui la principale è la First Investments spa. La quale ha sede a Bologna, di cui Vacchi è amministratore unico. E per questo compito si attribuisce un compenso di 600 mila euro l’anno.
Gianluca Vacchi, oltre ai social c’è poco di più
All’istituto veneto sono state restituite le prime due rate, per complessivi due milioni di euro, poi Vacchi ha smesso di pagare: la terza rata, per 2 milioni di euro, che era in scadenza il 31 dicembre 2015 non è stata rimborsata. E a complicare la situazione c’è che la First spa non ha grandi cespiti con cui fare fronte al debito. Niente immobili, niente partecipazioni in società che fanno profitti.
Nonostante il business della società ufficialmente sia l’acquisto di partecipazioni (per valorizzarle e poi rivenderle a un prezzo più alto) l’unico attivo di rilievo inscritto nel bilancio della società nel 2015 sono crediti per 28 milioni di euro, a favore di altre società di Vacchi. Ma confidiamo nella vena imprenditoriale del buon Gianluca e siamo certi che riuscirà a monetizzare pure il suo successo Social. Forse.