Morte Buonanno, mi vergogno per esultanza di tanti meridionali

Gianluca Buonanno, pittoresco europarlamentare della Lega Nord, nonché  sindaco di Borgosesia (Vercelli), è morto proprio il giorno delle elezioni. Tragicamente e non certo in modo banale, in pieno suo stile. Un tragico schianto, nel pomeriggio di domenica 5 giugno, sul tratto varesino di Pedemontana, tra i territori comunali di Solbiate Olona e Gorla. Poco dopo le 16 due vetture, che stavano percorrendo la corsia di marcia tra Mozzate e Solbiate, in direzione di Varese, si sono scontrate violentemente per cause ancora in corso di accertamento (si parla di malore alla guida)­. Buonanno è morto sul colpo, mentre la 43enne che era con lui è fuori pericolo. Una morte, la sua, che ricorda quella di un altro politico simile a lui: l’austriaco Jorg Haider.

Buonanno, un politico sui generis

Buonanno era molto noto per le sue numerose comparsate televisive, in una delle quali mostrò anche una pistola per promuovere la legittima difesa. In Parlamento poi, ha dato spesso spettacolo agitando ora un forcone, ora un pesce, ora le manette. Nell’Europarlamento si è presentato una volta con una maschera della Merkel. Tante poi le esternazioni colorite contro l’immigrazione clandestina, i rom e il mondo omosessuale. Ha iniziato a fare politica molto giovane, affascinato dalla figura di Giorgio Almirante. Nel 1990, a 24 anni, viene eletto consigliere comunale di Serravalle Sesia nelle fila dell’Msi. Passerà alla Lega Nord ad inizio 2000, eletto Sindaco di Varallo. 

Squallido festeggiare per sua morte

Tutto ciò, comunque, non deve giustificare alcuna esultanza per la sua morte. Il fatto che Buonanno fosse leghista e spesso ostentasse un certo razzismo ed intolleranza, non deve far scivolare in commenti poco felici. Soprattutto, e lo dico da meridionale, proprio da parte di meridionali. E’ stato squallido leggere certi commenti e sfottò, senza il minimo rispetto per una tragedia umana. Noi meridionali ci distinguiamo per il nostro cuore grande e per la nostra tolleranza. Non dobbiamo scadere su certi livelli. In fondo, faceva politica da quasi trent’anni poggiando solo sul proprio attivismo territoriale, senza sostegno di padri e padrini.

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