Rigore di Pellè emblema dell’italiano medio

Non tifo per la Nazionale italiana dal 1994. Allora ne avevo tredici, si disputava il pittoresco Mondiale di Usa ’94 e avevo 12 anni. Crescendo, la passione per gli azzurri è andata scemando fino all’indifferenza di oggi. Anzi, al piacere delle sconfitte. Come potrei tifare per uno come Antonio Conte, che, seppur bravo allenatore, ha definito la Nazionale italiana un garage?! E che da marzo ha già un contratto firmato col Chelsea?! Ma più in generale, è l’Italia che non mi rappresenta. E il calcio, si sa, specie nel nostro Paese, risente molto di amori e odi, che siano di natura politica, geografica, sociale. E’ specchio dei nostri sentimenti più rendiconti, come specchio dell’italiano medio è stato il rigore di Graziano Pellè contro la Germania di ieri sera.

Spavalderia di Pellè

Non ho visto la partita, ma stamane ho visto su Facebook il gesto che l’attaccante del Southampton ha riservato a Neuer, dunque non un portiere qualunque, prima di calciare il rigore. Gli ha fatto il segno del cucchiaio, per disorientarlo e lasciargli il dubbio che lo facesse davvero. Una spavalderia, che pochi campioni possono permettersi a certi livelli e in certi momenti della partita. E invece ha calciato fuori, angolando troppo il tiro. Che peraltro il portierone del Bayern Monaco ha pure intuito. Ecco, il rigore di Pellè rispecchia al meglio l’italiano medio: sbruffone e inconcludente. Un calciatore che in Italia non è mai esploso e che si sta facendo valere all’estero: nel Feyenoord prima e nel Southampton poi. Il classico bomber da aria di rigore, alla Toni per intenderci. Emblema del centroboa ormai anacronistico nel calcio moderno. Non a caso, in questo europeo ha segnato solo grazie a passaggi sulla linea della porta.

Comunque un ottimo europeo

Comunque, l’Italia ha disputato un ottimo europeo. Qualificandosi prima nel girone con una giornata d’anticipo, eliminando con tanto di lezione di calcio la Spagna e perdendo solo ai rigori contro i campioni del Mondo. Per il resto, sorpresa per l’eliminazione del Belgio, ennesima brutta figura per l’Inghilterra e grande sorpresa Islanda. Che, con l’uscita dell’Irlanda, meriterà il mio tifo.

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