ELIMINATO IL DIVIETO DI SCATTARE FOTO NEI MUSEI: OPERE D’ARTE ALLA MERCE’ DEI SELFIE

I VISITATORI PIU’ CHE AMMIRARE LE OPERE, SE LE PONGONO DI SPALLE PER GLI AUTOSCATTI
Il Decreto cultura approvato dal Governo Renzi ha introdotto nei musei alcune novità, quali la rimozione dell’ingresso gratis per gli Over 65, la sua introduzione invece per gli under 18 e alcune riduzioni per gli under 25. Ma ha anche rimosso il divieto di fare foto alle opere d’arte. Certo, a ognuno di noi piace immortalare le opere per poterne avere un ricordo sottoforma di foto. Specie se ci troviamo all’estero e magari ci troviamo dinanzi un quadro o una statua di grande valore. Ma lo facciamo clandestinamente, attenti che le guardie non ci becchino. In realtà in molti musei italiani, dato il poco zelo delle guardie, era già facile poter immortalare un’opera; ma ora con il suddetto Decreto potremo farlo legittimamente. Una buona notizia, se non fosse per la famigerata moda del selfie, che trasforma i visitatori in una “banda di saccheggiatori d’immagini”. Gente che, anziché volgere lo sguardo alle opere, gli daranno le spalle per scattarsi una foto.

L’ESEMPIO DI FIRENZE – Per la Soprintendente speciale per il Patrimonio Storico e il Polo Museale fiorentino, Cristina Acidini, fare le foto nei musei è invece “un diritto giustamente sancito“. La soprintendente rivendica la “paternità” della liberalizzazione – che è stata sperimentata a Firenze prima di essere inserita nel decreto – ma ammette: “Quello che sta accadendo richiede delle riflessioni” anche perché “questa procedura sta generando un certo stress”.

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