ELEZIONI IN SICILIA

Alle elezioni amministrative svoltesi in diverse città della Sicilia, lo scorso 13 e 14 maggio, il centro-destra conferma tale regione come proprio feudo elettorale, anche se il centro-sinistra ha fatto registrare qualche miglioramento.
-A Palermo, vince Diego Cammarata con il 54,27% dei voti, contro il 45,63% di Leoluca Orlando (che ha denunciato dei brogli);
-A Trapani, Mimmo Fazio batte con il 65,48%, Mario Buscaino.
-A Ragusa, Franco Antoci ottiene il 65,3%, battendo altri 2 candidati del centro-sinistra, presentatisi separatamente.



Due città invece portano il sorriso al centro-sinistra:
-A Gela, il sindaco uscente Rosario Crocetta si attesta intorno al 60%
-Ad Agrigento, città feudo del Presidente della Regione, Totò Cuffaro, si prospetta un ballottaggio: Enzo Camilleri del centro-destra ha infatti il 45,2% dei voti, contro il 35,9% di Marco Zambuto (Udeur-DS). Tuttavia, se i vari partiti del centro-sinistra si uniscono al secondo turno, possono battere l’avversario, arrivando quasi al 50%.

Il centro-destra parla di sfratto al Governo Prodi, ma a mio modesto parere, come già pensai quando il centro-sinistra qualche anno fa vinse le elezioni presidenziali in quasi tutte le regioni, sottraendo al centro-destra veri storici feudi, come Lazio, Puglia e Calabria, le elezioni locali non sono un indicatore dell’opinione degli elettori nei confronti di un Governo in carica, visto che esse sono fortemente legate alle varie realtà locali di un territorio, sia dal punto di vista prettamente politico, che per il solito discorso del clientelismo e dei personaggi (più o meno loschi), che dominano le varie realtà locali…

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