Nell’occhio del ciclone ci sono le 854 assunzioni disposte negli ultimi due anni dalle aziende del trasporto pubblico romano; dal 2009 accorpate in un unico colosso da 13mila dipendenti e debiti a breve verso le banche per 360 milioni: l’ATAC.
Nel mirino è finito il sindaco Gianni Alemanno che, accusato dalle opposizioni di «alimentare una indegna Parentopoli», ieri ha disposto l´apertura di un´inchiesta interna con l´obiettivo di controllare i criteri di reclutamento in ATAC. Compresi però quelli «utilizzati dalle precedenti amministrazioni nell´ultimo decennio». Chiara la finalità: investito dalle polemiche vuole dimostrare che l´occupazione clientelare delle ex municipalizzate non l´ha certo inventata lui, trattandosi a suo avviso di pratica già diffusa sotto le giunte Veltroni e Rutelli.
I fatti denunciati però riguardano l´attuale amministrazione. E spulciando l´elenco dei dipendenti più recenti è possibile ricostruire alberi genealogici e stati di famiglia, legami di sangue, matrimonio o più banalmente politici. C´è Patrizio Cristofari, genero dell´ex ad Adalberto Bertucci, che con un diploma da perito tecnico è assurto alla guida dell´area Mantenimento opere civili e impianti, e l´avvocato Claudia Cavazzuti, capo del settore Normativa e disciplina, moglie del senatore berlusconiano Stefano De Lillo nonché cognata di Fabio, assessore capitolino all´Ambiente.
Chi però ha decisamente fatto bingo è il segretario regionale della FaisaCisal autoferrotranvieri, Gioacchino Camponeschi, gran sostenitore del sindaco Alemanno; il quale, oltre alla moglie Flavia Rotondi, è riuscito a sistemare nella società del trasporto locale pure la figlia Sarah. E siccome la politica, lavoro precario per definizione, è parente stretta del familismo, ecco spuntare un bel posto fisso per l´ex vicesindaco di Guidonia, Mauro Lombardi, e per quello in carica di Montelibretti, Marco Bernardini.
(Fonte: La Repubblica)