Perché gli italiani rinunciano al Battesimo
Un trend “in costante crescita”, per dirla con l’Unione che raggruppa atei e agnostici che consente anche di fare un identikit di chi dà l’addio alla Chiesa. “Si registra una disaffezione soprattutto tra le giovani generazioni – sottolinea Orioli – il che è soprattutto indice di una presa di distanza da imposizioni che avvengono in un’età inconsapevole”.
“I singoli avvenimenti, penso ad esempio a Vatileaks o agli scandali legati alla pedofilia – osserva la portavoce dello Uaar – hanno contribuito a determinare dei picchi ma il trend che denota la disaffezione alla Chiesa è dato anche da una voglia di recuperare un’identità senza imposizioni. Ecco che dagli esordi con 10-15 mila richieste di sbattezzo si è arrivati oggi a sfiorare la soglia dei 50 mila“. Colpa della “galoppante secolarizzazione”, afferma Paolo Ricca, teologo già docente di Storia della Chiesa alla Facoltà valdese di teologia, autore di tantissime pubblicazione tra cui ‘Dal battesimo allo ‘sbattezzo’: la storia tormentata del battesimo cristiano’.
Il teologo Ricca analizza il fenomeno dello ‘sbattezzo’ con la grande popolarità di papa Francesco. Un controsenso? “La tendenza allo ‘sbattezzo’ e la popolarità del Papa sono fenomeni paralleli anche se non collegati – osserva – Chi si sbattezza esprime una volontà di autonomia che può anche allinearsi con una stima nei confronti del Papa. Il fatto è che la tendenza si spiega con la secolarizzazione delle coscienze per cui se da un lato una decisione tanto importante sull’orientamento religioso può disturbare, dall’altro c’è da denunciare un deficit di informazione sul battesimo. Lo si interpreta come una sorta di ‘arruolamento’ nella Chiesa e allora si dice ‘prendo le distanze'”.
Il teologo auspica un arresto della tendenza, ma ci sarà molto da lavorare. “L’Europa deve tornare a riscoprire le sue radici cristiane. Il Cristianesimo ha avuto un ruolo decisivo. Tutto ciò è nulla? Il rapporto tra Europa e Cristianesimo andrebbe rifondato sulle basi di un cristianesimo integrato nei sistemi di potere. Così si potrebbe riconquistare la sua funzione dall’essere ‘cappellano del potere'”.
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Ebbene, in base ai dati della Fondazione Critica Liberale e Cgil, sono diminuiti anche i battesimi: passati dagli oltre 515mila del 1991 ai 420.553 del 2011. In base ai dati è sceso anche il numero di prime comunioni e cresime.