Come ottenere l’aiuto dell’Onu nell’emergenza immigrati? Minacciando la chiusura delle sue basi in Italia: quante e dove si trovano

LE NAZIONI UNITE NON HANNO ANCORA SERIAMENTE DISCUSSO SUL PROBLEMA. E L’ITALIA HA UN’IMPORTANTE ARMA A DISPOSIZIONE
Nel mar Mediterraneo i morti non si contano più. L’emergenza umanitaria che il nostro Paese sta affrontando praticamente da solo, non ha probabilmente precedenti storici. I Paesi del Nord Europa non ne vogliono sapere, la Francia li blocca a Ventimiglia, la Spagna li respinge ai confini col Marocco, la Grecia li gestisce con molti problemi sull’isola di Kos, Turchia e Ungheria si apprestano a ergere muri. Obbrobri che credevamo esserci lasciati alle spalle nel ‘900. E l’Onu cosa fa? Ovviamente nulla, come da sessant’anni a questa parte. Non indice una riunione d’urgenza, dove si potrebbero organizzare: un intervento sociale e militare sulle coste libiche, cordoni umanitari tra i Paesi dove i disperati fuggono, operazioni militari negli Stati in guerra. In fondo, agli Stati membri cosa importa? Dovrebbe essere l’Italia a battere i pugni sul tavolo.

CHIUDERE LE SEDI ONU IN ITALIA– Ma il presente Governo, come quelli degli ultimi anni, non ha il carisma per farlo. Ci siamo inimicati Putin (benché con la Russia abbiamo secolari rapporti commerciali); non abbiamo difeso Gheddafi (che controllava le coste e ci garantiva gas e petrolio a prezzo di favore); siamo ancora uno zerbino degli Stati Uniti e di recente lo siamo diventati pure della Germania; siamo diventati il supermarket di cinesi e arabi. Politica estera zero. Il caso Sigonella generato dal Governo Craxi contro gli americani è stato solo una breve parentesi. Eppure l’Italia avrebbe una carta da giocarsi per costringere l’Onu ad intervenire: chiudere le tante sedi che ha in Italia. Dare un ultimatum, ad esempio trenta giorni per indire una riunione d’urgenza in seno alle Nazioni unite dove prendere decisioni concrete. Altrimenti, si procederà alla chiusura delle sedi ONU sul suolo italiano. 
LE SEDI – E di sedi in Italia l’Onu ne ha diverse, soprattutto a Roma, ma anche a Torino, Firenze, Perugia, Venezia, Trieste. Ne sono una ventina. Sul sito del Ministero degli esteri sono riportate pure con fierezza. Occupiamoci della storia, prima che essa si occuperà di noi…
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