La Circumvesuviana rappresenta un fiore all’occhiello dei trasporti pubblici campani, per puntualità e velocità. Pregi in realtà anche facilitati da un sistema complessivamente disagevole per i pendolari. Nata nel 1890, la Circum gestisce il trasporto ferroviario su diverse linee nell’area metropolitana di Napoli, servendo anche comuni contigui al comprensorio napoletano, come Sarno, San Valentino Torio e Scafati situati nella parte nord della provincia di Salerno, e Avella e Baiano in provincia di Avellino. Tale rete ferroviaria è suddivisa in sei linee con ben 96 stazioni.
Certo, è anch’essa oggetto di ritardi e soppressioni, ma non ci si può lamentare. Purtroppo però, anche la Circumvesuviana sarà presto vittima di tagli, dovuti tanto ai bilanci disastrosi conseguenti alle cattive gestioni passate, quanto ai continui tagli ai finanziamenti destinati agli enti locali da parte dei Governi nazionali. Il quadro che ne viene fuori è allarmante, e a forte impatto sociale giacché, date le fasce orarie che saranno maggiormente oggetto dei tagli, andranno a colpire proprio quei cittadini che ne usufruiscono di più: i lavoratori e gli studenti pendolari.
IL PROGETTO IN GENERALE – Ecco il progetto presentato dai vertici dell’Enav (Ente autonomo Volturno, la holding regionale dei trasporti che controlla al 100%
I TAGLI NEL DETTAGLIO – Sulle linee Napoli-Nola-Baiano, Napoli-Ottaviano-sarno e Napoli-Torre Annunziata-Poggiomarino, in particolare, «la cadenza delle corse passa da 30 a 60 minuti nella fascia dalle 8,30 alle 12,30, dalle 15 e le 16 (da Napoli) e dalle 17 alle 18 (verso Napoli)».
Sulle linee Napoli-Poggioreale-San Giorgio e Napoli-Acerra «l’esercizio ferroviario sarà svolto solo dalle 6 alle 19 e nei soli giorni feriali». Per la linea Napoli-Poggioreale-San Giorgio, ancora, la cadenza dei treni passa da 30 a 60 minuti fra le 8,30 e le 12,30 e tra le 15 e le 16. «Per i treni locali Napoli-Acerra la cadenza è di 60 minuti». I tagli previsti — è scritto nella nota consegnata ai sindacati — «hanno portato a una rimodulazione dei turni del personale viaggiante (macchinisti e capitreno) e a una «maggiore produttività quantizzabile in circa 14 minuti medi a turno, corrsipondenti a circa 9 treni/km». I tagli a Cumana e Circumflegrea In totale, rispetto allo scorso orario invernale, le corse tagliate saranno 27.717: si passerà, infatti, da 94.344 a 66.627 (meno 29% del servizio complessivo). In termini di chilometri complessivi annui, il taglio sfiorerà quota 372 mila.
I biglietti aumentano e i servizi si riducono. Non dovrebbe essere il contrario? Ma l’Italia, si sa, funziona proprio così. Al contrario.
(Fonte Corriere del Mezzogiorno)