Chi sono cinesi che hanno acquistato Inter
Questo il messaggio del nuovo proprietario Zhang Jindong, numero uno di Suning: “Renderemo l’Inter più sempre forte. Mi sono appassionato all’Inter ed è una responsabilità molto grande entrare nel club. Il calcio in Cina cresce in modo esponenziale, per questo la scelta di acquisire l’Inter è molto strategica. L’Inter è la nostra porta ed è la squadra con più tifosi in Cina, quella che 38 anni fa per prima ha creduto in noi. Faremo l’Inter ancora più grande, nella continuità della sua storia, con le vittorie ottenute con la famiglia Moratti”.
Chi sono i cinesi che hanno acquistato l’Inter? Come riporta Ibtimes, trattasi della Suning Holdings Group, un colosso dell’elettronica e dell’e-commerce che fattura 15,5 miliardi di euro all’anno. Secondo Forbes, Zhang Jindong vanta un patrimonio di 3,7 miliardi di euro: è il 28esimo uomo più ricco della Cina e il numero 403 nel mondo. Ulteriori dettagli nel comunicato pubblicato sul sito dell’Inter: “in breve tempo Suning Holdings Group si è trasformato in uno dei tre gruppi cinesi non statali più grandi del Paese, con quasi 50 milioni di vendite annuali. Al momento ha due compagnie quotate, una nel proprio Paese e l’altra all’estero. Con una catena di più di 1600 negozi, la sua attività commerciale copre 600 città tra Cina, Hong Kong e Giappone, ed è in continua crescita attraverso la ramificazione in sei settori: Retail, Real Estate, Sport, Media e Entertainment, Investimenti e Servizi Finanziari”. Da premettere, comunque, che l’Inter non potrà permettersi spese folli sul mercato per via del fair play finanziario.
Chi sono cinesi che hanno acquistato il Milan
Chi sono cinesi che hanno acquistato il Milan? Come riporta Quotidiano.net, Yonghong Li, il nuovo padrone del Milan, è il chairman della management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxin Co, un soggetto di diritto privato cinese espressione di una cordata di imprenditori. Tra i suoi investitori c’è anche Haixia Capital, un fondo che ha il governo di Pechino come azionista e che opera soprattutto nella regione di Fuzhou, una megalopoli cinese di oltre sette milioni di abitanti. Nato nel 2010, inizialmente Haixia si occupa di finanziare la realizzazione di infrastrutture in Cina. In pochi anni si espande e arriva fino in Francia con acquisizioni nel settore delle coltivazioni e degli allevamenti di pollame.
Il presidente di Haixia Capital si chiama Lu Bo e ha cominciato la sua carriera dirigenziale a metà degli anni ’90 nella State Development and Investement Corporation, attiva nel settore industriale e finanziario, con forti interessi nei settori energetico, minerario, portuale e del trasporto marittimo. Il manager ne ha scalato le posizioni fino a ricoprirne la carica più importante. La mossa della Sino- Europe Sports Investment Management Changxin Co potrebbe indicare un interessamento del governo cinese a investire nel calcio europeo, con l’obiettivo di organizzare i Mondiali nel 2030.
Se Inter e Milan vogliono tornare a vincere, devono affiancare ai capitali cinesi un’ottima conoscenza del calcio. Ai nerazzurri manca ormai da un trentennio una dirigenza che aiuti la Presidenza a fare mercato (si ricorderanno i tanti miliardi buttati da Moratti, specie negli anni ’90). Pertanto, urge un Direttore tecnico degno di questo nome. Il Milan, dal canto suo, non può pretendere in eterno i servigi di Adriano Galliani. Vecchio volpone del mercato, certo, ma che lo scorso 30 luglio ha raggiunto i 72 anni di età. Vecchio, appunto.