Chi è Virginia Raggi
Alla votazione del 23 febbraio hanno partecipato 3.862 iscritti su circa 9.500 (poco più di un terzo) e Raggi ha ottenuto il 45,5 per cento dei voti, pari a 1.764 voti (il secondo classificato Marcello De Vito ne ha presi 1.347). Raggi era da tempo descritta dalla stampa come la più popolare esponente locale del M5S in città.
Chi è Virginia Raggi? Ha 37 anni, è nata e cresciuta a Roma, nel quartiere San Giovanni, e poi a 26 anni si è trasferita nel quartiere Ottavia, nella periferia nord. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Roma Tre ed è specializzata in diritto d’autore, proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Nel 2007 è stata nominata Cultore della Materia presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Raggi racconta di aver fatto volontariato in alcuni canili della città e di aver creato alcuni Gruppi di Acquisto Solidale. Ha cominciato a fare politica con il Movimento 5 Stelle nel marzo del 2011 e nel 2013 è stata eletta consigliera comunale con 1.525 preferenze. In questi anni si è occupata soprattutto di scuola e ambiente, dall’opposizione.
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Chi è Virginia Raggi: la falsa accusa per Mafia Capitale
Visto chi è Virginia Raggi, la prima accusa rivolta al giovane e rampante avvocato romano, riguardava un suo presunto coinvolgimento in Mafia Capitale, l’organizzazione criminale legata al Pd romano. Ma si è trattato di un errore di alcuni giornali, che hanno inserito il suo nome tra quelli degli indagati. Il Prefetto romano ha poi smentito con una nota ufficiale.
Chi è Virginia Raggi: la collaborazione con lo studio legale vicino a Cesare Previti
Un’altra bufera che ha coinvolto Virginia Raggi ha riguardato il suo praticantato nello studio di Cesare Previti, quando era solo una neo-laureata in Giurisprudenza e il suo professore, Alessandro Sammarco, la portò semplicemente a fare pratica presso il suo datore di lavoro dell’epoca. Uno studio legale diventato famoso per aver assistito anche Cesare Previti, Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Mediaset, per esempio nella denuncia alla Rai per la trasmissione Raiot di Sabina Guzzanti. Una breve esperienza di una ventenne che iniziava ad affacciarsi al mondo complicato dell’avvocatura, che in campagna elettorale è diventato ben altro: la Raggi stretta collaboratrice dell’avvocato e senatore Cesare Previti.
Virginia Raggi nel video di Berlusconi
Il Pd, ossessionato da chi è Virginia Raggi, si è inventato un altro falso scoop, questa volta tramite l’Unità, primo giornale della sinistra italiana, oggi in mano a faccendieri pro-Renzi. Su Unità.tv è stato ripubblicato il video «Meno male che Silvio c’è» dove si vede una ragazza bruna che, secondo il sito, poteva somigliare alla Raggi. E lei ha dovuto smentire pure questo, dicendo: ‘‘la bruna nel video non sono io!”.
Chi è Virginia Raggi: la collaborazione con società vicino a Gianni Alemanno
Ma lo scavare nel passato della Raggi nel tentativo disperato di trovarle qualche capo d’accusa che le facesse perdere consensi, non si è certo fermato lì. Virginia, secondo un articolo di Libero, tra il 2008 e il 2009, è stata anche presidente di una società, la Hgr, operante nel settore del recupero crediti, della quale era ad e proprietaria dell’80% delle quote Gloria Rojo. Nome noto alle cronache per essere una dei 41 assunti della Parentopoli all’Ama, l’azienda romana dei rifiuti. Una black list composta da amici, parenti, personaggi legati al mondo del centrodestra, che entrò in società sotto l’allora ad Franco Panzironi, ancora in carcere per Mafia Capitale, «fedelissimo» di Gianni Alemanno, fondatore e tesoriere della fondazione dell’ex sindaco Nuova Italia. Secondo i giudici del Tribunale, quelle assunzioni erano irregolari, Panzironi è stato condannato a maggio 2015 in primo grado a 5 anni e tre mesi e insieme a lui sono stati condannati anche alcuni dirigenti di Ama. Sentenza che ha dato la possibilità ad Ignazio Marino, da sindaco, di chiedere alla municipalizzata di licenziare quei 41, cosa avvenuta a dicembre dello scorso anno. La Rojo era tra questi, e il fatto che la Raggi abbia lavorato con una società a lei riconducibile ha alimentato nuove polemiche.
La Raggi si è difesa così su Facebook: «Nello svolgimento del mio lavoro con lo studio Sammarco — dice Raggi — mi è stato chiesto di svolgere un ruolo tecnico e di rappresentanza per una società cliente dello studio, la Hgr, senza percepire alcun compenso. Una comune prassi professionale: sono stata presidente di garanzia per Hgr fin quando la società è rimasta cliente dello studio Sammarco. Una volta cessato il rapporto, ho lasciato l’incarico. La Rojo la conobbi proprio come cliente dello studio».
«Non ho la benchè minima idea di cosa sia la società l’Hgr – spiega in una nota l’ex sindaco Gianni Alemanno -. Non ho dato mai indicazione o consenso a nessuno per costituire una simile società nè ero a conoscenza di questa attività svolta dalla signora Gloria Rojo e da Franco Panzironi». Per Alemanno, che il 28 presenterà il suo nuovo libro «Verità Capitale» è quindi privo di fondamento «qualsiasi collegamento anche indiretto tra il sottoscritto e la società in cui ha operato la dottoressa Virginia Raggi».
Insomma, persa l’ossessione verso Berlusconi (che a Roma si è attaccato al tram Marchini), il Pd ha trovato il suo nuovo obiettivo. Probabilmente riuscirà ad andare al ballottaggio per ‘il rotto della cuffia’. Ma se il centrodestra si fosse unito compatto intorno alla Meloni o a Marchini, difficilmente sarebbe successo. Visto chi è Virginia Raggi, la ritenete idonea come primo cittadino della Capitale?