Caramelle gommose che da quasi un secolo allietano bambini ed adulti con il loro sapore dolce e la loro forma gommosa. Eppure, anche dietro la produzione delle caramelle Haribo, si nasconde schiavismo e sfruttamento, che riporto di seguito. Una storia che rende le caramelle Haribo sicuramente più amare.
Caramelle Haribo prodotte in condizioni disumane in Brasile
Haribo, cos’è la cera di carnauba
Caramelle Haribo ingredienti
Haribo, una dolce multinazionale
Ad oggi Haribo conta 6.000 collaboratori in quattro stabilimenti in Germania e altri dieci in Europa. I prodotti Haribo vengono distribuiti in più di 100 paesi (2003). I suoi prodotti sono distribuiti in tutti i Paesi europei, Stati Uniti, Australia e Cina.
Haribo storia
Durante la seconda guerra mondiale la produzione diminuisce, anche a causa della penuria di materie prime. Nel 2000 Haribo viene accusata di aver usato prigionieri di guerra. La società contestò tale accusa e fece una donazione alla Stiftung “Erinnerung, Verantwortung und Zukunft”. Dopo la prematura scomparsa di Johann Riegel nel marzo 1945, l’azienda proseguì con sua moglie. Successivamente i figli Hans e Paul nel 1946 riaprirono la società dopo la guerra. Hans Riegel rappresenta la società all’esterno, mentre Paul Riegel segue la ricerca e sviluppo prodotto e così la bontà al pubblico. Nel 1957 Haribo acquisisce la Kleutgen & Meier, dove Hans Riegel ebbe il suo primo lavoro. Nel 1961 viene acquisita la Bonera Industrie en Handelsmaatschappij N.V. a Breda (Paesi Bassi) e creata la HARIBO Nederland B.V..
Nel 1967 crea la divisione francese presso la Lorette di Marsiglia, la HARIBO-France S.A.. Nel 1987 avviene la fusione con la francese Ricqles Zan, creando la Ricqles-Zan con sede a Marsiglia, Uzès e Wattrelos. A Uzès si trova un museo aziendale. Nel 1968 acquisisce il controllo della Dr. Hillers AG di Solingen, nel 1979 totalmente. Dal 1980 viene inaugurato un nuovo sito produttivo. Nell’ottobre 2011 lo stabilimento di Solingen viene convertito in magazzino, uffici e logistica. Nel 1971 viene presa la Bären-Schmidt, nel 1972 la inglese Dunhills (nel 1994 totalmente). Negli anni’70 vengono create società in Austria e Svizzera. Nel 1982 viene venduto l’orsetto dorato (Goldbären) negli USA. Seguirono espansioni in Francia, Norvegia, Spagna, Finlandia e Turchia.
Nell’estate 2008 avviene una disputa familiare e nel 2010 viene introdotta una nuova struttura societaria. La Haribo-Holding GmbH & Co. KG diviene la nuova casa madre. Metà della Dr. Hans Riegel Holding e metà della famiglia Paul Riegel. Hans Riegel muore il 15 ottobre 2013. Nell’ottobre 2003 Hans Riegel junior alla Westdeutscher Rundfunk Köln dichiara che suo nipote Hans-Jürgen Riegel (* 1956) diventerà il successore alla guida della società. Fino al 2005 Hans-Jürgen Riegel guidò la sede francese, con suo zio. Il cotitolare Haribo, Paul Riegel, muore la notte del 3 agosto 2009. Dopo la decisione della camera di commercio e industria di Bonn (alla quale fu inoltrato il reclamo da Paul Riegel, dopo la sua morte dai figli) la struttura Haribo cambiò. Viene fondata una Haribo Holding. La Hans Riegel Holding e la Paul Riegel Holding, dei figli di prima e seconde nozze, posseggono il 50% di Haribo Holding. Hans-Arndt, figlio di Paul Riegel in seconde nozze, presiede il consiglio di amministrazione e il fratello Hans-Guido Riegel presiede la parte tecnico-produttiva.
Dal 2005 vi fu una speculazione dei media sulla possibilità di chiusura del sito di Bonn con 1.300 dipendenti, data la non più possibilità di espansione. Come nuova attività era immaginata una sede a Grafschaft (Germania)-Gelsdorf e forse Rheinbach. Nel 2008 l’ente tedesco Bundeskartellamt ha fatto un’azione di anticartello contro diversi produttori dolciari. Nel 2012 viene multata Haribo per 2,4 milioni di Euro. Il 20 settembre 2013 viene reso noto che Haribo ha comprato un pezzo di terra di 30 ettari presso l’Innovationspark Rheinland tra Ringen e Oeverich in Grafschaft (Germania) per creare un centro logistico e forse produttivo.