Cosa occorre fare oltre il bonus bebè
Anche la Cgil spiega che il bonus da solo rende inutile lo sforzo. Gli asili nido in primis possono aiutare le donne a portare avanti sia l’attività lavorativa che l’impegno familiare. Attualmente i nidi sono pochi e molti bambini rimangono esclusi. E Federico Bozzanca della Fp Cgil dice a La Repubblica che bisogna abbattere il divario tra le Regioni sui servizi di sostegno alla famiglia. Anche la Uil parla del nodo welfare da affrontare nel suo complesso. A nome di Forza Italia, Maurizio Gasparri boccia invece l’iniziativa. “E’ l’ennesima sparata di un governo disperato. Lorenzin propone, Padoan dispone. E Padoan sa bene che il governo Renzi potrebbe essere costretto ad aumentare l’Iva”.
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Dare più diritti lavorativi alle madri
Infine l’esigenza vera che emerge è quella di dare flessibilità nel lavoro alle donne con figli. Quindi “congedi di maternità flessibili, bond per finanziare lo stato sociale, permessi di paternità retribuiti, patti con le aziende affinché le lavoratrici madri non vengano demansionate, corsi di aggiornamento durante la gravidanza. E poi: misure per favorire l’autonomia dei giovani, investimenti sugli asili nido, e fondi per la conciliazione tra famiglia e lavoro. Insomma, soldi e nuove strategie”, come pacchetto di misure individuate dal centro studi “Volta” diretto da Giuliano Da Empoli, studioso vicino a Renzi, scrive ancora La Repubblica.