La proposta di Grillo contro le bufale: un tribunale del popolo
Questa la proposta di Grillo sul suo Blog contro le bufale:
Propongo non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media. Cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo.
Tutte le bufale di Grillo e le bufale del suo M5S
Il Tempo ha fornito un bell’elenco di tutte le bufale dette da Beppe Grillo in questi anni. Eccole di seguito:
SCIE CHIMICHE
IL POMODORO ANTIGELO
Trattasi di bufala archeologica, cioè che Grillo propinava durante i suoi spettacoli teatrali prima della creazione dei 5 Stelle. “Hanno fatto il pomodoro che non marcisce più perché resiste al freddo – spiegava Grillo –l’hanno incrociato con un merluzzo del mare del Nord”, attraverso il Dna, chiaramente. E, osservava Grillo alle soglie del nuovo millennio, “quest’anno sono morti 60 ragazzi allergici al pesce che mangiavano il pomodoro”. Una bufala totale. Come ha spiegato il ricercatore Dario Bressanini, esperimenti in tal senso furono sì tentati, ma furono fallimentari. Il procedimento di inserimento del Dna del merluzzo nel pomodoro non era così semplice come voleva far credere Grillo. Perciò il pomodoro antigelo, nei fatti, non è mai esistito né tantomeno diffuso al consumo.
MICROCHIP
Ma nell’elenco ci sono anche bufale dei discepoli di Grillo. Quella di congegni sottocutanei per controllare le persone è agli annali delle bufale pentastellate. Protagonista ne fu Paolo Bernini, giovane deputato. Nel marzo 2013 a Ballarò spiegò: “Non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi, e quindi è un controllo di tutta la popolazione”. Però, per fortuna, “queste verità stanno venendo fuori, e noi 5 Stelle usiamo molto internet, siamo coscienti di ciò”. La passione di Bernini per i complottoni si ripropose anche in occasione dell’attacco a Charlie Hebdo: “La pratica di creare finti attacchi nemici per raggirare la costituzione e poter liberamente dichiarare guerra ai fantomatici aggressori ha un nome nella lingua degli yankees: si chiama false flag”.
LE SIRENE ESISTONO
All’inizio di questa legislatura salì agli onori delle cronache la deputata Tatiana Basilio, che in un post Facebook sposò addirittura la causa dell’esistenza delle sirene: “ci sono prove schiaccianti”, scrisse, spiegando che una delle leggendarie creature era stata vista da “sei scienziati che stavano facendo studi”, tuttavia il “National Oceanic and Atmospheric Administration nega tutto, gli sequestra il materiale e li caccia via!. Perché? Di cosa hanno paura? Perché non ammettere un fatto tanto evidente?”. Uscirono polemiche, protestarono anche alcuni eletti pentastellati negli enti locali. La diretta interessata, poi, corresse la rotta: “Ormai – scrisse di nuovo – vedo che tra tante cose serie non si può più nemmeno scherzare, fare un po’ di ironia e un po’ sognare”. E ovviamente se la prese con i giornalisti.
LE MAMMOGRAFIE PER “CREARE” MALATI
Nel maggio del 2015, durante la marcia per il reddito di cittadinanza, Grillo sfoderò una suo dei suoi temi-chiave: la salute. “Il fine oggi della sanità”, osservò, è “prendere dei sani e renderli malati cronici. Io ti faccio un ceck up – disse ad un giornalista – e ti trovo quaranta cose che ti faccio impazzire”. E puntò il dito contro “degli strumenti che ti rendono malato, da sano”. A simbolo di questo andazzo citò Umberto Veronesi: “va in tv a dire che bisogna fare le mammografie, perché la General Electrics fa i mammografi, forse gli dà una sovvenzione nella sua fondazione”. Il ministro Lorenzin stigmatizzò il “concentrato di pericolosa disinformazione”. Grillo diede la colpa di tutto ai giornalisti. E meno male che la diagnosi precoce del cancro alla mammella, oggi, consente di guarire il 90% dei casi.
L’AIDS NON ESISTE
Attorno alla diffusione “male del secolo” si è sempre snodato una certa, varia vena complottistica. A cui il buon Grillo, nei suoi spettacoli, ovviamente dimostrava di aderire, seguendo il suo filo logico di una patologia creata ad arte. “Prima scoprirono il virus – diceva Grillo nei suoi spettacoli – e poi ci voleva l’epidemia. Se no che c..di virus era?”. E rincarava poi la dose definendo l’Aids “la più grande bufala di questo secolo”. Oltretutto, il leader dei 5 Stelle negava persino la pericolosità dell’HIV: “Mai è stato provato che esista il virus Hiv, nessuno lo ha mai visto”. Tutte argomentazioni puntualmente smentite dalla realtà scientifica, tanto che qualche anno fa la Lila (lega italiana per la lotta contro l’Aids) scrisse al comico smontando i SUOI cliché pseudoscientifici.
IL COMPLOTTO DEI FRIGORIFERI
LO SBARCO SULLA LUNA
La celebre camminata di Neil Armstrong sulla luna è un pallino di Carlo Sibilia, tra i principali esponenti del Movimento e componente del fu direttorio. Il 20 luglio del 2014 twittò: “Oggi si festeggia anniversario dello sbarco sulla luna. Dopo 43 anni nessuno se la sente di dire che era una farsa”. A parte che dal ’69 al 2014 di anni ne corrono 45, ma ormai la teoria della messinscena americana dell’arrivo sulla luna è talmente consumata da essere passata di moda. Ma per Sibilia questo non ha importanza e, dopo la valanga di sfottò sui social, rimarcò: “scusate, rettifico, siamo andati sulla luna e Berlusconi è onesto”. Certo, detto da uno che prima di diventare deputato proponeva il matrimonio “tra specie diverse purché consenzienti” appare tutto degno di verità storica.
L’ho inserita per onestà intellettuale, ma allo sbarco sulla Luna quanto bufala ci credo anche io.
MATURI O MATURATI?
Poco più di un anno fa un’intervista di Luigi Di Maio al Financial Times fu rilanciata con grande clamore sul blog di Grillo. “Il Financial Times: ‘Il Movimento 5 Stelle è maturo per il governo'”, era il titolo del post, che sembrava una legittimazione da parte del quotidiano inglese per il Movimento. Peccato, però, che le cose stavano un po’ diversamente. La traduzione vera del titolo era: “Il Movimento Cinque Stelle Italiano matura”, che nella versione online della testata variava in “vuol essere preso sul serio”. Ma non finisce qui. Perché “il movimento di protesta ha fatto molta strada dal suo inizio eccentrico ed ora è diventato il secondo partito del Paese”, passaggio del pezzo che divenne “Il M5S è maturo. Un partito dal passato eccentrico si reinventa come alternativa a Renzi”. Concetti stravolti.
SMOG KILLER
Alla fine dello scorso anno un titolo del blog di Grillo rimbalzò su tutti i siti di news: «Morti di guerra in tempo di Pace, 68 mila». In pratica, nel post si analizzavano le previsioni dell’Istat, secondo cui i decessi nel 2015 sarebbero stati 68 mila in più rispetto all’anno precedente, e si additava come causa lo smog che «sta rendendo le città italiane più simili a Pechino». A stretto giro arrivò, in un colloquio al Mattino (Titolo: “il leader M5S manipola i dati”), la controreplica del professor Gian Carlo Blangiardo, studioso che veniva citato nel post a sostegno dell’equazione smog uguale morti. “L’incremento delle morti c’è stato eccome – disse – Ma di qui a imputare la causa solo all’inquinamento ce ne vuole”. E ancora: “ci sono invece un mix di motivi”, primo fra tutti “l’invecchiamento della popolazione”.
DI BATTISTA E L’EBOLA
IL VIRUS E I SUSSIDI GRECI
I complotti e i fenomeni “eterodiretti” piacciono molto al Movimento 5 Stelle. Così ecco Alessandro Di Battista, 12 ottobre 2014, affermare che “in Grecia i cittadini disperati si iniettano il virus dell’Aids per prendere il sussidio, lì stanno facendo un esperimento per capire il punto di rottura”. L’origine di questa argomentazione è tormentata: compariva in uno studio dell’Oms che a sua volta faceva riferimento ad una ricerca pubblicata nella rivista scientifica Lancet. Quest’ultima, però, parlava di autocontagi per ottenere sostegni statali soltanto in pochi casi isolati. Lo studio dell’Oms, tuttavia, aveva giustamente ottenuto notevole rilevanza in tutto il mondo, tanto che l’organizzazione fece marcia indietro con tante scuse ai lettori e all’opinione pubblica. Piccolo particolare evidentemente ignorato da Di Battista.
BILDERBERG E LE STRAGI
Le stragi degli anni ’70 sono, da sempre, appannaggio delle più disparate tesi complottiste. A cui non si sottrae il deputato pentastellato Cominardi. “Quella di Piazza della Loggia, oggi, è una strage di Stato – dichiarò in un suo intervento alla Camera – E i responsabili non si trovano, pare, perché sono sempre stati coperti. C’era di tutto: c’erano i servizi segreti deviati. C’era la politica, c’era anche la Cia”, e richiamando alcune parole del giudice Imposimato, il parlamentare arrivò a dire che “dietro la strategia della tensione c’è anche il Gruppo Bilderberg”. Assieme a Bernini e Sibilia, poi, Cominardi si è spesso recato nei luoghi dove il club si riunisce, e dichiarò di aver fatto richiesta di parlare con Kissinger, ma “nulla di fatto”. Che sia l’ennesima prova di un complottone?
IMU E MUSEI VATICANI
Quello del far pagare l’Imu alla Chiesa è argomento che solletica molti palati. Beppe Grillo, lo scorso 11 novembre, parlando a Euronews l’ha pensata in grande: “i Musei Vaticani sono del Comune che non percepisce nessuna cosa”, dunque, “parleremo con Bergoglio perché credo che non lo sappia”. Dal mondo politico e dai social si fa notare notare che i Musei si trovano in territorio vaticano e dunque l’Italia non ha nulla a pretendere. Così Grillo fa marcia indietro: “Voglio fare un chiarimento. I Musei Vaticani sono del Vaticano e nessuno mette in dubbio questo”. E rilancia l’ auspicio affinché si trovi una soluzione per “il pagamento dell’Imu per gli esercizi della chiesa che svolgono attività commerciale”. Troppo tardi: per Pagella Politica trattasi di “Panzana dell’anno” 2016.
GRILLO E IL 2017
Il magazine Politico.eu ha messo in fila le “12 persone che (probabilmente) rovineranno il 2017”. E così tra i vituperati “hacker russi”, Nicholas Sarkozy, il sovranista olandese Wilders, compare Beppe Grillo. Al di là dell’ opinabilità della categorizzazione, la descrizione che Politico.eu fa di quanti sono nell’elenco non è certo lusinghiera: ognuno di loro farà “venire voglia di restare a letto, con le coperte tirate fin sopra la testa tremante”. Un esercito di Freddy Krueger, insomma. Ma sul Sacro Blog, tutto ciò diventa “Beppe Grillo uno dei 12 personaggi più influenti d’Europa nel 2017”. E la metafora dello stare sotto le coperte eccetera eccetera, per il M5S sarebbe rivolto alle elite di affaristi, corrotti, lobbisti che devono aver paura. Insomma, totale ribaltamento della posizione di Politico.eu.
LA RUOTA DELLA FORTUNA