BASSOLINO BIS…RIMPASTO O PASTICCIO?

Dopo il terremoto giudiziario che ha colpito l’UDEUR, più la necessità di dare un ritocco alla squadra dopo le accuse piovute da tutte le parti, Bassolino presenta il rimpasto della Giunta regionale campana. Escono così i 2 assessori UDEUR Nocera e Abbamonte, peraltro ancora ai domiciliari, 2 assessori del PD  e uno dello SDI, impegnati nelle prossime elezioni di aprile (Rosetta D’Amelio e Teresa Armato del PD e Marco Di Lello dello SDI).

Gli assessori entranti rappresentano più delle nomine “tecniche” che “politiche”, e sono:

         Domenico De Masi, Sociologo del lavoro, al Turismo e Beni culturali.

  Mariano D’Antonio,  professore ordinario di discipline economiche alla Federico II, alla Sapienza e a Roma 3, al Bilancio e programmazione.

         Alfonsina De Felice, presidente dell’Ato 3 Sarnese-Vesuviano, le Politiche sociali.

         Nicola Mazzocca, docente ordinario di sistemi di elaborazione alla Seconda Università di Napoli, all’ università e ricerca.

    –   Walter Ganapini, Presidente di Greenpeace (che ha rassegnato subito le dimissioni per incompatibilità di ruoli), all’Ambiente.

La nomina alquanto paradossale è proprio quella di quest’ultimo, Ganapini (assegnato tra l’altro all’assessorato maggiormente nell’occhio del ciclone, come quello dell’Ambiente), in quanto da Presidente di Greenpeace ha sempre criticato i termovalorizzatori, perché a suo dire la combustione dei rifiuti, oltre che determinare un impatto ambientale e sanitario, disincentiva qualsiasi strategia a monte di riduzione e raccolta differenziata, finalizzata al recupero dei materiali contenuti nei rifiuti. Ora però già parla da “politico” e proprio sull’argomento dice “vedremo”, anche perché la risoluzione dell’emergenza rifiuti in Campania la si spera di risolvere proprio con i termovalorizzatori. Quindi un suo diniego creerebbe un caso politico già sul nascere.

Vedremo cosa accadrà e se questi avvicendamenti, a prima vista comunque buoni, porteranno a Bassolino una ventata di fiducia da parte dei cittadini e della coalizione stessa che lo appoggia. Anche se, per come stanno ora le cose, altro che ventata, Er monnezza ha bisogno di un ciclone!

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