AMERICAN IDIOT

Lunedì 16 aprile 2007, L’America si è svegliata con un nuova tragedia che ha per protagonisti degli studenti, il più grave omicidio di massa mai avvenuto negli Stati Uniti. Uno studente coreano di 23 anni (viveva da 14 anni negli States) ha aperto il fuoco, poco dopo le sette del mattino (ora locale), al dormitorio del politecnico di Backsburg, in Virginia, uccidendo una persona. Ma nonostante l’assedio della polizia (criticata comunque per la poca incisività del suo intervento), quello era stato solo il principio dell’impensabile strage. Due ore dopo il ragazzo, nella facoltà di ingegneria, è tornato a sparare, questa volta in una classe.

Il bilancio è di 33 morti (compreso il pazzo poi suicidatosi) e 28 feriti.
Nell’università ci sono anche ragazzi italiani, che stanno facendo un dottorato in geologia presso il Dipartimento di Scienza della Terra, rivelatisi molto utili per informare gli addetti ai lavori dell’informazione italiana. L’ennesima strage in un’università americana che rimette ancora una volta in discussione il diritto di detenere liberamente le armi da parte dei cittadini…Il Presidente Bush ha però già ribadito che questo diritto degli americani va comunque mantenuto, pur nel rispetto delle regole. Ma, del resto, non mi aspettavo di meglio da lui…Anche se, bisogna aggiungere, che la maggioranza degli americani vuole detenere un’arma, per sentirsi più protetta, proprio per una cultura del sospetto e dell’intolleranza che ormai, dopo la tragedia dell’11 settembre, sembra essere dilagata negli USA.

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