A COSA SERVONO LE FIACCOLATE?

RITO CONSUETUDINARIO IN CASO DI OMICIDI O LICENZIAMENTI. MA IL LORO CONTINUO UTILIZZO NE HA SVUOTATO L’EFFETTO SIMBOLICO
Ad ogni omicidio di stampo criminale e ad ogni vertenza lavorativa, in Italia è ormai consuetudine fare delle fiaccolate per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ma oltre a paralizzare il traffico e mettere in bella mostra esponenti politici e sindacali locali piazzati in testa al corteo in favore di fotocamere e videocamere, quale scopo concreto hanno?

UNO SPOT – Il giorno seguente di ogni fiaccolata si torna ad essere uccisi per una rapina o per sbaglio dalla Camorra; le aziende chiudono i battenti, mietendo nuove vittime occupazionali che ormai si contano come si contano i caduti in una guerra; i politici tornano ai loro sporchi affari di sottobanco; i preti tornano a dire messa; i sindacati diventano sempre più anacronistici, al cospetto di un mercato del lavoro cambiato radicalmente, mentre loro sono rimasti a un’organizzazione lavorativa ottocentesca.
Certo, le fiaccolate hanno l’obiettivo di sensibilizzare la gente. Ma ormai il disagio sociale è diventato così largamente generalizzato, che non c’è più nessuno da sensibilizzare. La disoccupazione, l’indigenza economica, riguarda quasi tutti. Le fiaccolate, metaforicamente parlando, vorrebbero scaldare i cuori delle persone. Ma esse ormai ce l’hanno bruciato da tempo.
5,0 / 5
Grazie per aver votato!